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Pubblicata il 30/10/2007
Sirene della mia solitudine
mare di mille squame
e spuma che mi abbaglia e mi scompiglia
alta e bassa marea
la moltitudine
di pensieri che affollano
il musicale sciabordio dell’ acqua.

Luccicare di rivoli
nell’ onda
danzare nell’argento
senza fine
appena sotto il velo della luna
sciogliersi e poi raccogliersi
alghe capelli fili
in sospensione…

Sirene della mia vicissitudine
mare di mille rive
nella mia stanza che diventa sabbia
flusso e riflusso
dell’irrequietudine
l’ instabile emozione
di sogni che riaffiorano
e s’ infrangono
contro gli scogli della mia ragione.

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Ne sono felice.
Grazie per la bella nota poetica.
cri

il 30/10/2007 alle 17:12

La tua lirica, seppure tende ad un'intensa analisi interiore, ha un movimento particolarmente arioso e spumeggiante.
Un saluto, mati.

il 30/10/2007 alle 23:39

grazie, mi fa piacere averti comunicato queste sensazioni.
cri

il 31/10/2007 alle 13:29