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Pubblicata il 29/10/2007
Stupirti, volevo stupirti
e mangiarti il cuore come un drago
mentre mi rotolavo con te
dentro il muschio cavo
d’un albero,
natiche rotonde,
lune sorgenti
e baci e abbracci bevuti fino alla fine
i tuoi sospiri modulati in canti di gufi notturni
i tuoi capelli a coprirti il viso
le tue spalle incorniciate
dal chiarore di questa notte fosforescente
colori al neon,
bisbigli di argon, durezze implacabili
dei tuoi fianchi giovani.
Mangiarti, volevo mangiarti
o solo stupirti
di questo mio cuore drago che con te vola
sopra le facili battute
e gli anni di differenza
e stai attenta, stai attenta
e non m’importa, non m’importa
dentro questa cavità che ci circonda
perfetta
pozza d’acqua sorgiva
in cui mi calo in cui ti cali
a capofitto senza rete
forse senza domani
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un fantasy con chiari riferimenti al mondo di Aragon,magari un tantino cruenta ma piacevole

noches

il 30/10/2007 alle 00:23

se piace a ladylù, piace anche a me, un drago si, lo brucerei al fuoco del camino stamane, piano senza fargli male però

il 30/10/2007 alle 08:01

se vai ,invisibile tra gli umani per carpire i segreti,ricorda l'innocenza sulle gote tue e porta li in radura la canzone del sole,si proprio quella,ciao ariele,quercia a destra lungo il sentiero verso la fonte,attento alle nebbie,

il 30/10/2007 alle 08:50

molto piaciuta.
pat

il 30/10/2007 alle 17:48