la conosco, ma ogni volta che la leggo e la rileggo mi piace sempre più...anna, come fai ad essere così lirica, lo so perché sei una vera poetessa...un bacio ed un saluto...gianni
Belli i tuoi versi Deamor, di poesia e di vita. Poi è come se li narrassi.
Questi soprattutto:
Crescerà un lenzuolo di muschio
sull'orma che lasciasti nel giardino
e gli amorosi sguardi,
che un giorno germinarono bagliori,
saranno fiaccole spente.
A rileggerti, ciao ciao!
nia
grazie Gianni so che sei sincero. ricambio di cuore l'abbraccio. con amicizia.anna
sono trascorsi 5 anni ma l'orma è sempre là a ricordarmi lei, mia madre, grazie Niabina..
Meravigliosa sequenza d'immagini in cui con pudore e grande delicatezza ti inoltri nei meandri di una vicenda personale (la morte di tua madre) di grande impatto emotivo. E anche quando, di tanto in tanto, ti soffermi su certe pieghe intime, riservate del tuo sentire, e affiorano tratti lucidi di vita quotidiana, non cadi nel sentimentalismo.
La strofa finale, con l'opportuna nota aggiuntiva, è dirompente.
Proprio la nota a margine mi fa riflettere su un fatto: se è vero che la morte della persona amata, per quanto vissuta in maniera serena, è un evento umanamente traumatico in ogni tempo, vi sono dei periodi dell'anno (la primavera, ad esempio, quando la natura si libera dai lacci dell'inverno ed è tutta un pullulare di impeti vitali) nei quali per la sensibilità di alcuni essa è ancora più conflittuale: la particolare fase di vita di cui fanno esperienza attraverso la perdita della persona cara mal si integra con il ciclo della vita fuori, che li avvolge. Per altri potrebbe essere addirittura l'opposto: sostenuti da salde convinzioni religiose potrebbero vedere nella rinascita esterna un segno a conforto della propria fede. Il discorso è molto aperto, in questo senso, molto soggettivo; ma su un punto si può convenire: benchè storicamente databile, la morte rappresenta un'insanabile frattura col tempo; nel suo mondo, il tempo non ha alcuna rilevanza e non sussistono più le leggi della fisica.
Ciò vale per il mistero della Morte, come per il mistero dell'Amore. E proprio l'Amore, oltre il tempo e lo spazio, ci può far incamminare educandoci lentamente a cogliere quei sottili messaggi (non tanto nei ricordi, che non sono la continuità, quanto nel patrimonio dei gesti e dei valori morali e spirituali che ci sono stati infusi e sono divenuti carne e sangue in noi) che fanno della persona amata Presenza ancora calda e amica, malgrado la sua identità sia stata annientata di colpo.
Un abbraccio sincero,
Daniel
Le madri rispondono sempre ai nostro richiami, te lo dice l'orso che perde la madre nel '66.
Ma la poesia è talmente bella che commentarla ulteriormente guasterebbe il tuo feeling celeste.
Un saluto abbracciosoCesare
grazie..te l'ho detto tante volte.. quando siamo coinvolti emotivamente su certi argomenti perdiamo le parole. o meglio sentiamo tutta la loro insufficienza..grazie grande Cesare.Grizzly dal cuore buono..
Talvolta mi appare in tutta la sua vulnerabilità, ridotta ad ossa e pelle ed occhi. Occhi grandi, vivaci, penetranti, irati, sorridenti. Ci tiene tutti in pugno. In quel suo pugno ridotto a scheletro, dove le nocche delle dita sono sporgenti e bianche, dove si possono vedere tutte le ramificazioni venose ed arteriose.
Mani che un tempo hanno lavorato, fatto bucati, impastato pane, raccolto il grano, tagliato grappoli d'uva, cucito abitini, rammendato calzini. Ed ora io sto a misurare il mio tempo, il mio lavoro.
Inevitabilmente sono paragoni che non reggono, non possono reggere il confronto, non posso valutare obiettivamente. Adesso il mio discorso sarebbe troppo di parte. Il debito della vita ricevuta non si estingue mai.
Guardo mia madre e per effetto speculare vedo me, vecchia e bisognosa di cure, di premure, di assistenza, di affetto filiale. Ed e' inevitabile la domanda che sale dai bordi del cuore: "quando il mio Tempo verrà, chi mi sarà vicino a stringermi le mani?"
A vivere con me e per me la sua Storia D'amore?
tratto da "il debito della Vita" di anna marinelli
grazie Daniel .
Sfogliare le pagine del tempo,in una piena di emozioni che trasudano nel ricordo della mamma."Mi perderò nel ricordo di lenzuola stese ,e di dolci nenie e favole ch tu mi raccontavi come un'attrice..e mi resterà ancora nelle narici, quel dolce profumo di pane fresco che mi preparavi al mio risveglio.Mi perderò...
"mi perderò
inciampando nella trama oscura
della tua epigrafe
se non risponderai al mio richiamo,
madre..
Questa tua Anny..mi ha ripotato un pezzetto di vita molto simile al tuo vissuto. Ho ricordato ogni tessera di vita, vissuta accanto alla mia mammina. Con affetto ti stringo sul mio cuore.. con affetto. Dora
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