Velleitario sei cuo remio
si, velleitario..
nulla placa l’arsura che t’incide
feritoie nella mente.
nulla riesce a saziare la tua fame implacabile,
cerchi, cerchi e non trovi
tra ruderi di ricordi
tra pagine di presente
tra cattedrali di futuro
la tua configurazione
persistente
in attesa di vivere
non t’avvedi che ogni giorno
muori un poco..
****Quando l’anima, estasiata
dalle grida di voluttà del firmamento,
tra le siderali presenze
di galassie imperiture
fino all’indomito presente,
immagina una sorgente in cui ritrovare
l’immagine tremula dello specchio
che decretò la fine di Narciso,
sia il luogo dove l’anima risorga
tra i nebulosi tormenti
delle grida sovrumane del passato,
e in questo vacillare del tempo,
ecco rinascere un fiore. ****
Abbatteremo cattedrali di silenziose grida.
fino a bussare alle porte precluse
della agognata felicità.
Indomato desiderio sarà la chiave d’accesso
La password per frangere cancelli di solitudini
Vetrate gotiche di tormento ed estasi
cadranno come facille d'oro
a ricoprire ogni cosa ,
a medicare ogni altra trafittura.
Disperderò le ceneri della mie grida mute.
dall’alto di riedificati grattacieli..
Sarà finalmente nascita di velleitaria poesia..
a scalare cieli a mani nude,
crinali inviolati intravisti solo nel sogno…
poserò il mio passo su prati mai battuti
che l’afflato del tuo cuore sofferente
ha srotolato nelle stanze più segrete
Come tra le braccia di un’alba primigenia..
rinasceremo a nuova vita..
cuore mio...
*********************************
4 mani di deamor e "cacciatore di nuvole"