PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 23/10/2007
Premessa:
Il tema per questa poesia sono i luoghi, luoghi della poesia o poesia dei luoghi, non uno qualsiasi bensì quelli bassi del sudore e della fatica; qui siamo a Piombino e le Acciaierie... Procedo per accenni non vado dentro, sfioro la realtà a modo mio, e i segni grafici sono espressione visiva del mio sentire (non poter passare accanto senza ricordare la morte e gli incidenti degli operai sul lavoro) E accanto il mare, e la piazza...



Non solo mare




Strada obbligata:

+ + + stridore + + + ogni volta che ci passo
+ + + di nervi contratti nell’acciaio + + +

Piombino ammicca come una puttana
discinta, sdraiata sopra un fianco
- - - accanto al mare - - - suo tradito amante

le Acciaierie mi sbuffano da ciminiere stanche
un “non ti curar di me ma guarda e passa”:

sanno turbarmi quelle nuvolacce
e m’invento un cielo che non c’è

- - - polvere - “spolverino” - lo chiamano - - -
e penso al tuo vestito di lamé
ai fianchi snelli, al viso bianco
ai tuoi capelli, a me che ballerò con te languida e bella
in piazza Bovio
a te che mi fai sentire un re -
- a te, figlia di un uomo che non c’è

caduto da un ponte
schiacciato in un minuto come niente
e penso alla tua guancia
che mentre sale la musica alle stelle piange
piccole perle tra il collo e la mia spalla

in questo lento
con le onde in sottofondo,

ma è tardi
e ti lascio mentre penso:
tra un po’ sarà il mio turno

- di lavoro -




Rosanna Spina
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la prima volta che leggo una tua poesia sul sociale - la banda dei ragazzi terribili ha colpto nel segno? chissà...-
ad ogni modo è una visione interessante e fantasiosa di un mondo vissuto sulla pelle e sulla vita di chi lavora.
grazie della bella lettura
un sorriso

il 24/10/2007 alle 05:27

sai essere efficace anche trattando questi impegnativi temi..quando una è brava...è brava sempre.ti abbraccio Rosanna.

deamor

il 24/10/2007 alle 07:16

L'ho pensato anh'io, cara rosanna, tutte le volte che imbarcavo per l'elba. Andavo in vacanza, ma c'era gente che faceva fumare quelle ciminiere...e io mi nascondevo dentro un traghetto.

sanno turbarmi quelle nuvolacce
e m’invento un cielo che non c’è

- - - polvere - “spolverino” - lo chiamano - - -
e penso al tuo vestito di lamé
ai fianchi snelli, al viso bianco

il 24/10/2007 alle 10:27

Non Lù, "la banda dei ragazzi terribili" non c'entra nulla, c'entra la sezione di poesia a tema, vai a leggere, è solo una cartella più giù di Scrivi e commenta...

Le poesie sul sociale non sono facili da scrivere,si rischia di scadere nella retorica o nel moralismo, per cui è un campo per me più difficile, ma io cambio sempre e sono sempre la stessa

in passato, in un passato molto lontano che è quello della mia gioventù ho scritto poesie sulla droga, sulla prostituzione, o semplicemente sul conformismo eccetera, ma poi un campo e un genere diventa saturo, incomincio a sentirmi ripetitiva e allora esco e percorro altre strade.

Ciao e un bacione a te che sempre mi leggi con occhio da osservatrice attenta.eh eh sono nell'occhio del ciclone poetico di ladylunaa!!!

Ros

il 24/10/2007 alle 13:27

brava son convinta che lo diventerò... da grande,
per ora con la poesia ci gioco perchédevo ancora crescere
da piccola mi sono mancate le bambole
ma non mi sono mai fatto mancare la poesia
(lo sai che ilmio quaderno di poesie in quinta elementare lo volle la mia maestra, (era il tempo in cui una maestra teneva a bada cinque classi in una scuola di campagna sgangherata) e poi non c'è stata più occasione di riaverlo? lei stava in paese e io in campagna e quando andai a trovarla lei dimenticò di darmelo, io ero troppo timida per chiederglielo, davo per scontato che lo avesse smarrito, chissà perché... fra i suoi tanti libri, poi èoasato del tempo, poi è morta, e in conclusione io non ho più le mie prime poesie. Scusa la digressione...
Baci,
Rosanna

il 24/10/2007 alle 13:34

...allora tu puoi capirla ecapirmi meglio di ogni altro...
e che bella l'Elba, magari su quel traghetto c'ero anch'io? ma immersi nell'azzurro del mare e il dondolìo delle onde il paesaggio diventa ingresso verso l'infinito della bellezza che incanta con la sua poesia.
Detto ciò io sul traghetto m'addormento!

Ciao ciao!
Rosanna

il 24/10/2007 alle 13:41