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Pubblicata il 23/10/2007
Tu mi domandi il perché
di quei baci:
puoi forse negare a una stella
di affacciarsi,
o interdire le tue notti
dalla tempesta dei nostri pensieri?

Increspata d’ardori,
remi ogni volta
ubbidendo alla corrente dei ricordi

Il fascino dell’onda è malia
che ti stringe le vertebre,
un concupito ritorno
all’essenza dei sensi

Rinverdisce ogni fiore
nel giardino rosato della tua pelle,
la parola è ebbrezza che si confessa
ai nostri occhi mutati in danze
di fuochi

All’imbarco per trepidanti crinali
una sintonica marea ci sferza,
giù per profondi declivi
dove si intrecciano effusi,
i nostri palpiti

In questa vibratile escandescenza
tu come un vermiglio affluente
dalla foce del mio ventre ti muovi

Che allora un nostro bacio sia
l’isolotto in cui riemergi,
colma di brame, di splendori nuovi.

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bellissima francesco ,ma ormai non mi stupisci più BRAVISSIMO,CIAO

il 23/10/2007 alle 21:17

wou ,wou.che meraviglia,fai impallidir la luna,bravo,la fanciulla che sente questa farà resa,un abbraccione cate

il 23/10/2007 alle 22:00

Basta rileggere più volte la chiusa per sentire quanto sia forte il desiderio che pulsa nel tuo cuore.
Un abbraccione, mati.

il 23/10/2007 alle 22:48

è la prima volta che ti leggo affascinatamente velato in una piega erotica

bella sorpresa!
un sorriso

il 24/10/2007 alle 05:44

grazie sempre caro andrea.....un salutone...fra

il 24/10/2007 alle 19:00

vedremo....:-)..grazie, un bacio grande....fra

il 24/10/2007 alle 19:06

grazie dolcissima mati...sei sempre nel mio cuore...fra

il 24/10/2007 alle 19:15

ciao lù...:-)...c'è sempre una prima volta...magari anche una seconda chi può dirlo...bacione fra

il 24/10/2007 alle 19:17