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Pubblicata il 19/10/2007

Sarebbe così facile
lasciarsi andare
io l’ ho provato
quell’ abbandono al ghiaccio
quel gelido percorso nelle vene
salire e farsi maschera sul viso
muscoli e pelle un inzuppato straccio
pressato sugli zigomi e sui denti
arrestarti il respiro
ed era lì quel freddo a dirsi morte…
ma il cuore non si arrende
e batte impercettibile nel buio
mentre il pensiero è brama di tepore
e una preghiera chiede ancora vita.

Capisci allora che la morte è fine
è la tua fine
e tu non vuoi finire
è l’ immobilità che ti risucchia
l’ oscurità glaciale che ti annulla.
E che la vita invece è nel calore
nel movimento che diventa luce
vuoi tutto quel che vibra e che risuona
tutto quello che abbraccia e ti conforta
fosse pure una favola o un errore
un’ eresia
un delirio
una ferita
un mistero che mai verrà svelato
un pesante destino
un gran dolore…
Vuoi scorrere di giorni anni e stagioni
nel caldo movimento della vita.

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molto buona e musicale con un ottima chiusa

pietromassaro

il 19/10/2007 alle 18:59

Grazie, anche perchè il gradimento rimette in equilibrio la mia fiducia in quel che scrivo.
Cari saluti.
cri

il 20/10/2007 alle 14:20

Grazie, anche perchè il gradimento rimette in equilibrio la mia fiducia in quel che scrivo.
Cari saluti.
cri

il 20/10/2007 alle 14:20

La vita, talvolta, è un percorso estremamente faticoso, che lascia ogni difesa personale sguarnita di forze, si sta in una terribile fase di sospensione e di sconforto, fino a pensare alla morte come alla soluzione dei problemi esistenziali.
Ma una leggera fiammella, nata magari per caso, senza capire da dove, accende la voglia di provare ancora, di resistere, di concedere al futuro un altro respiro…
Un delicato pensiero, mati.

il 20/10/2007 alle 17:12

Grazie, anche se qui la situazione era di estrema prostrazione fisica, a seguito di una grave malattia che mi aveva portato fra la vita e la morte.
un caro saluto.cri

il 20/10/2007 alle 20:19