"per lungo tempo sei stata un fiore
senza nome,immemore.
sboccia ancora una volta,
io ti chiamo per nome: ismona.
la vita che si libera dal tuo bianco
sguardo
scalfisce per sempre il mio pensiero.
ed il mio teschio è cullato
tra le tue mani.
lì dentro,tra le tue dita
i miei occhi cercano infinemente i tuoi
ed essi sono lì per morire.
è così che io copro il mio volto
con una maschera bianca,
guarda
ce n'è una anche per te.
esse si fondono nella nostra gelida
passione.
è tristemente un'esistenza questa.
io vano cerco il sentiero al tempio
e tu aiutami,il mio spirto là dove
esso solo si smarirrebbe,
oltre quei cancelli
ove sguardo umano è negato.
ahimè,come a volte
la realtà assale impunemente
i teneri bastioni della mia
onirica concezione!"