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Pubblicata il 15/10/2007
Ti resero grande
i giorni del delirio,
poi da quali altezze cadesti.

Solo allora misurai la tua statura.

Eri piccolo, pavido,
poco più di un’ombra

nel suo involucro
di carne...
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la tua statura poetica cresce sempre di più
ciao Dea
antonio

il 15/10/2007 alle 15:25

ma questo non era" l'uomo del mare " cosa hai capito...discri!!!

il 15/10/2007 alle 15:28

caspita se è bella Dea ,un ombra in un involucro di carne,mi gusta,ciao

il 15/10/2007 alle 15:29

grazie antonio..grazie di cuore, anna

il 15/10/2007 alle 15:29

si,si caro igress..così sono certi uomini...

il 15/10/2007 alle 15:31

Pungente direi o meglio un colpo di coda di una sirena :-)))
Un grrrande ciao
Cesare

il 15/10/2007 alle 17:27

ben assestato.. Cesare...

il 15/10/2007 alle 18:20

grazie per il dono di questo tuo sentito commento. un caro saluto, anna

il 15/10/2007 alle 20:25

A quel punto la delusione è grande, così nasce la voglia di constatarne la realtà con rabbia e costernazione.
Un saluto, mati.

il 15/10/2007 alle 21:58

siamo tutti piccoli, impavidi.
nessuno, misera ombra, può abbandonare il suo involucro di carne.
l'illusione è stata tutta tua. se avessi potuto lo avresti amato per ciò che è: un uomo.

il 15/10/2007 alle 22:09

grazie pessoa, una bella "lezione.."

un saluto. anna

il 15/10/2007 alle 22:12

sempre gentile mati. grazie. anna

il 15/10/2007 alle 22:20

come prende forma l'immagine di un'uomo, un tempo gigante e poi ridimensionato alla sua povera umanità.
Scritto con la tua solita maestrìa.
Quante storie di vita nelle tue poche parole....
piaciuta molto.
giovanni

il 16/10/2007 alle 08:16

grazie caro "Giovanni"

un caro saluto, anna

il 16/10/2007 alle 09:34