"non ricordo in verità d'esser mai nato,
adesso,
all'occorrenza d'esser morto.
aleggia sopra a questi due quesiti un
tenace dubbio,inattraversabile come
nebbia d'autunno.
nemmeno son sicuro se questo
corpo mi sia in realtà appartenuto.
eppur mi pare d'essere il proprietario
di certi pensieri e d'azioni di
cui non ricordo il contesto,ma ne
percepisco l'entità.
qui almeno non possiedo nulla e
ad ogni mio respiro consegue un
nullo spostamento anche della più
impalpabile materia.
ma forse restano soltanto illusioni,
spero di non scoprirlo mai,
amerei seppellire nell'oblio tali
antichi circoli viziosi."