"Ma la conquista più atroce
è ricadere nella città
dell’indifferenza"
che fa male, ma in mancanza d'altre coperte è un lenzuolo che svolge bene il suo ruolo...
Molto bella, Francesco!
Un salutone.
a volte il percorso accidentato della vita fa scoprire tutto cio che non ci piace,ma prendiamo atto che osservando anche il rovescio noi ci fortifichiamo ,se vedi indifferenza non darla ,certo il cuore è intriso di malinconia,ma dentro hai già energia,prendi la tua grande sensibilità come un vincastro,ti sorreggerà ,e ricorda come ali invisibili mille sorrisi di sostegno t'accompagnano,anche il mio,un abbraccio ,cate
Nella terra di nessuno ci sono diverse dimensioni, alcune non ci consentono di sentirci a nostro agio, per diversità di idee, sentimenti ed aspettative, eppure è la terra che ci appartiene e che continueremo ad amare e a cantare, anche attraverso note di malinconica tristezza.
Un caro abbraccio, mati.
è quello che sto facendo dolce cate....grazie sempre per la tua presenza sensibile...fra
condivido la tua analisi...talvolta il senso di disadattamento è forte, perchè vedi che son davvero poche le persone che remano nel tuo stesso versante...però questa è la nostra collocazione, e dobbiam in ogni caso portare avanti il tragitto, restando fedeli a ciò che crediamo..un bacio fra
E' quella ricerca del senso d'appartenza che non vuole cadere nella trama dell'indifferenza... l'inddifferenza e che spesso non accettiamo tutte le sfaccettature che la vita ci presenta, ma è anche vero che dobbiamo seguire il nostro credere con qualche nota di tristezza. abbraccio nadia