Perseo:

M’inchino al vostro splendore
e col capo chino attendo
la punizione per avere osato
varcare le vostre porte.

Non oso domandare,
non oso alzare lo sguardo,
ma voi conoscete ciò che cerco,
sapete qual è la mia angoscia,
cosa ho perduto nel mondo.
cosa cerco nella vostra casa.

Ho sfiorato il mio ricordo
pochi istanti fa,
fuori dalla vostra porta,
parlando con una donna.

La notte è già calata
ed io dovevo tornare al mio reale
prima che la luna ci trafiggesse,
ma mi sono perso,
ho dato ascolto a voci fasulle,
ho fallito in tutto ciò
che più volevo.

Morirò
forse
per la mia incoscienza.

Sento dei frammenti
di ricordi che si rincorrono,
non so a cosa credere,
non lo so più.

Aiutami
dimmi chi ho rincorso,
dimmi perché vedo
nei miei occhi
una donna dormire.

Vedo me stesso
mentre invoco le ninfe
affinchè mi portino
dove lei si trova,
affinchè mi aiutino a destarla.

‘Devi trovarla’
mi hanno detto
ed io sono giunto qui.

Per lei.

Ora ricordo
solo in parte
quello che sto perdendo,
quello che ho lasciato in pericolo
fuori da quella porta!

Lasciami andare da lei,
non ricordo ma non importa
solo lei è importante,
solo lei.

Uccidimi
o lascia che corra
inseguendo un desiderio
che ormai è irrecuperabile.

'Gli è stata data una possibilità,
una via d’uscita, di salvezza,
l’uomo l’ha bruciata nel vento'.

Falla tornare al reale,
lei è abitante del reale
e cerca il suo passato, come me.

Falla tornare al reale,
io rimango qui,
prigioniero di me stesso
e dei miei ricordi scomparsi,
prigioniero della mia stupidità.

Lei deve vedere una nuova alba.