PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 28/09/2007
Echi di voci
valicano distanze.
Arabeschi di luce
filtrano tra i pampini
porpora e oro.

Finita è la vendemmia.

Le donne si avviano
nella luce violenta
dell'acceso tramonto
odorose di mosto e di sudore.

Recano sulle loro labbra
il grappolo di negramaro
sfuggito alle cesoie,
le loro mani a conca
il calice più ambito dagli dei,

Feritoie azzurre i loro sguardi
rivelano al cacciatore
il cielo del fagiano e della rondine.

Impazienti,
con gesti appresi da antica pedagogia,
liberano il sartiame di capelli
ristretto in prigionie di ruvido cotone.

- stendardo femminino-
a catturare desideri.
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che bel quadro,quel fazzoletto è davvero un richiamo,brava anna,cate

il 28/09/2007 alle 19:21

grazie cara ariele. un bacio. anna

il 28/09/2007 alle 21:30

brillante come sempre, grazie. anna

il 28/09/2007 alle 21:31

!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
e
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

il 28/09/2007 alle 21:44

quanto mi sono mancati i tuoi escalamativi, sbastos.

il 28/09/2007 alle 21:53

........luce violenta dell'acceso tramonto........
Davvero un quadro vivente.........tutta.
Bella.
Fiore

il 28/09/2007 alle 23:29
JB

Ottimo vino che produce, al solo pronunciare, splendide emozioni in te che canti la vendemmia in modo impareggiabile; sembra un dipinto ottocentesco.
J.

il 28/09/2007 alle 23:42

grazie...questo commento mi gratifica e mi fa dimenticare risposte sgradevoli di altri...lettori. davvero ti sono grata. deamor

il 29/09/2007 alle 05:56

sono una donna d'altri tempi, infatti.
grazie per il gentile commento. deamor

il 29/09/2007 alle 05:58

è bellissima
una descrizione come già detto dal sapore antico, ma così ben fatta da far credere che siano sensazioni vissute.
bravissima !!!

il 29/09/2007 alle 08:05

Una poesia che si lascia bere come un bicchiere di buon vino, in allegra compagnia, in campagna!
Sensuale al punto giusto, lascia al lettore fantastocare di mitiche vendemmie e di amori agresti.
Molto bella davvero!
Un caro saluto.
N.

il 29/09/2007 alle 08:14

le ho vissute in una vita ..precedente.
grazie.mi ha fatto bene un sorriso dolce in mezzo a tantisenzazuccheri.
deamor

il 29/09/2007 alle 08:43

carisssimo, puoi far tua la risposta che ho dato a Rinascita. ti sono sinceramente grata per il tuo commento. deamor

il 29/09/2007 alle 08:44

E' più sensuale questa poesia, con quei gesti naturali e sgargianti, che altre presunte tali.
Un colpo d'occhio bellissimo con profumi autunnali.
Un grrrrande ciao
Cesare

il 29/09/2007 alle 12:15

Grrrrrrande Cesare, grazie

il 29/09/2007 alle 16:02

rimani sempre tra i migliori qui dentro!!!!!!!

il 29/09/2007 alle 20:30

La sensualità rende vane le parole. E' un calore che si spande nelle viscere e fa appello a qualcosa di molto antico. E' una poesia fatta di odori e sapori, di colori e desideri.
Di nuovo bravissima e grazie dei sogni.
Solo

il 30/09/2007 alle 14:07

Una sensualità che si svela a piccoli tratti e rivela femminilità condotta con intrigante pudore.
Un pansiero, mati.

il 30/09/2007 alle 22:31

se la poesia suscita Sogni ha realizzato in pieno il suo mandato verso l'umanità. grazie amico, anna

il 01/10/2007 alle 09:15

tanto più è semplice e genuino tanto più è forte. grazie dspensatrice di sogni..anna

il 01/10/2007 alle 09:17