queste sono quelle poesie
che sgorgano acqua dalla sorgente
dopo la pioggia
intensa, fresca
e arrabbiata
machiata con qualche goccio
di veleno e alcol
Non tra una bottiglia e l'altra... ala masimo tra due bicchieri!
Bellissimo commeno. Ti ringrazio.
N.
In fondo, lo sviluppo sostenibile e la tutela dell'ambiente lo consentono...
Grazie del commento che apprezzo molto.
N.
abba ardente o fil di ferro,liquido che riscalda ,brucia,ma dopo conquista angoli,dove si vede distorto tutto, Er la sola compagnia di una bottiglia fa vedere il fondo,ma riflette il viso non di un vecchio ,che forse ha finito il cammino ma di un uomo che fortunato,possiede il dono di poetare,,e può usare altri mezzi d'oblio,più efficaci e salutari,un abbraccio cate
Grazie Che dirti!?
Un buon bicchiere scioglie il cuore e la mente.
Un caro abbraccio
Er
La domanda del titolo già stimola la curiosità, il riferimento ad E. A. Poe dà un indizio, lo scorrere della poesia si sorseggia lentamente, mentre tu pasteggi e attendi...
Un pensiero, mati.
Anche a me, piace. E poi, voi donne siete fatte così!
Grazie e una buona domenica
N.
Grazie della rilassante e gradita bevuta insieme post prandiale!
Un sorriso
Er
Un banchetto niente male, si fa per dire, visto il riferimento a Poe, in questa poesia noir.
L'alcool non può sostituire la fiamma di una donna, anche se quella brucia forse di più.
Un caro saluto Er
Cesare
Succedanei mentali in caso di assenza di essenza loro...
Una buona domenica, caro Cesare.
Er
Ciao Ernestissimo! Questa tua l'ho letta...mi vergogno quasi a dire quante volte...non so come fai a mescolare il macabro con l'ironia...esiste un termine per questo o lo inventiamo noi??
Un caloroso saluto Er...ed un abbraccio
Mi piace: ilmacabro con l'ironia... Ma è la vita, il Fato che mescola continuamente le sue carte, fatte di cose macabre ed ironia e me le serve, a solitario, per farmi sciogliere gli enigmi!
Grazie del bel commento e della tua innata dolcezza.
Er
Il Mezcal, come sai, ha uno scorpione sul fondo o un verme, quando non è di buona marca...
Mi sembra in linea e sintonia anche con le musiche mozartiane.
Una bevuta (contenuta) e in solitaria... come una scalata vero la cima di un monte, sul tetto del mondo, per vedere tutto da lontano e filtrato da una distanza che dà l'idea della irragiungibilità.
In sintonia con l'altra, insomma.
Ti ringrazio per il commento che ha colto sfumature e giochi di parole e di idee...
Una buona serata... ma non in compagnia delle mie elucubrazioni Poe...tiche!
Er
Anche io, solitamente, quando bevo, lo amo fare in compagnia di una musica sacra.
Il Requiem di Mozart, diretto da H. von Karajan, mi sembra il massimo.
Intriganti le salmodiate usate dal fratello Wolfgang Amadeus, trovi?
James
A me piace ascoltare la musica anche in macchina.
Comunque non sono brani indicati a caso, sopratutto per alcuni versi..." Quantus tremor est futurus/ Quando iudex est venturus/ Cuncta stricte discussurus!"...
Grazie e ben venuto alla lettura delle mie poesie, Brother James...
Er
Quintessenza salmodiata di un Dies irae o un Confutatis mozartiano
Incompiuto e strimpellato su organo d’alabastro color del sangue.
Mi raschia la gola
E, scendendo, però
Almeno lui,
Mi scalda il cuore gelido di solitudine.
Lo scioglie e lo plasma per la notte.
Odore acre e intenso:
Non limoncello, né rosolio
Al sapor di donna campestre
Che sbianca il bucato
Con la cenere d’un focolare perduto
Ormai spento e senza pelle di leopardo
Sulla quale inerpicare scene di passione
Imbibendola d’umori naturali
Al lume di candele al profumo di cedro e cannella.
Ehi, ma... mi stavo chiedendo se la poesia l'avessi scritta col bichiere vuoto pulito oppure vuoto ma usato e... ho capito, ho capito, ma qui la temperatura sale e non è ancora inverno, come la mettiamo?
Senti, io mi fermo qui, il resto non la rileggo, anche perché data l'ora mi potrei spaventare e se mi sveglio con un incubo...
no, ti prego diamoci un buon bicchiere di vino rosso e una padella di castagne arrostite e buona notte!
Rosanna
e. c.
non "lo" rileggo
e "se mi dovessi svegliare" con un incubo
diamoci "a" un bicchier di vino rosso...
Ed oltre al lauro, lopreparo con la salvia e la cedrina...
Ma sono troppo dolci per una vita amara...
Un abbraccione e grazie
Er
Non mi sembra di aver scritto una poesia molto noir da incubi.
Solo esternazioni di pensieri forse dovuti alla mia perenne solitudine e al silenzio che riempie le mie giornate e le mie notti.
Un pasto simpatico...
Quanto al vino,mi va bene. Non amo le castagne.
Ora è sorto il Sole che fuga gli incubi.
Una buona giornata e un buon inizio di settimana!
Er
ecco...di fronte a scritti come il tuo avverto una tristezza immensa per non avere cultura adeguata e conoscenze tecniche per gratificare come si dovrebbe.
Ti ringrazio per la lettura. Il commento...
Non si finisce mai di apprendere e di imparare.
Sapessi la vita cosa mi ha riservato dopo i 50 anni! e quanto abbia appreso su tutto, in tutto, anche sulle persone.
Bisogna essere sempre paghi della propria ignoranza; solo così si riuscirà ad apprendere ogni cosa e a migliorarsi.
Grazie.
N.
caotica.
non si capisce niente.
metti in ordine il cervello prima di scrivere.