dimmi che il tasso di calcificazione dello zucchero non tange
le alcove polari dei cerili, mia primavera di seta,
e che il fuoco sgrana sotto denti intonsi
come succo di neve per i tormentati della Bessarabia
verranno con occhi di manga e fauci snodabili
contenti di vigori spermatici compiti apostoli
della resurrezione a richiedere la quota d'iscrizione
dei venti secoli scorsi
ma gli spiegherai tu che il cerchio d'erba non è mai chiuso al valico della savana
e il fuoco non ha le regole della briscola, non è alloro seleucide
per i più solerti eliolatri della città bianca di ceneri?
qualcuno nelle vene è continuamente azzurro.