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Pubblicata il 19/09/2007
Dio della pioggia,
fa’ che di gocce i miei occhi non s’inondino,
lascia ch’io resti su un’arca silenziosa
a guardare il mio pianto che va via.

Dio del silenzio,
fa’ che non esca questo grido
a straziare i timpani dei sordi
da pieghe recondite ove germina il dolore

Dio del vento,
lascia che mi asciughi come un cencio
che le nuvole impregnano di lacrime di sole

Dio triste e stanco di ogni nostro dolore,
fa’ che io corra veloce nella luce
ad occhi chiusi, senza mai cadere…

Dio tutta-luce
accecato dagli strazi
nel buio assoluto della desolazione,
chiudi le palpebre, non voglio tu veda
dentro i miei occhi la disperazione

Chiudi gli occhi:
quel che vedi è una bugia.
Ti dirò che ho un paradiso tra le mani.
Ti dirò: io credo nel domani.

Ti dirò
che il pianto

è solo mare.

Rosanna Spina
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Ciao Antonio,
grazie di avermi lasciato segno del tuo passaggio, ma soprattutto grazie allora per la tua discrezione.

Buna serata, Rosanna

il 19/09/2007 alle 20:43

molto intensa questa che sembra una preghiera spontanea. mi piace anche l'apparente panteismo un pò pagano dio-natura. un saluto ed un voto.

il 19/09/2007 alle 21:06

Ciao, è proprio tutto così come hai scritto e ti ringrazio per esserti soffermato
un saluto e un sorriso, Rosanna

il 19/09/2007 alle 21:28

Ciao Vincenzo, io scrivo raramente poesie religiose, in quanto non ho un "credo" ufficiale, ho uno stretto rapporto intimo e personale con qualcuno che certamente ci trascende, ma il mio modo di sentirlo è nel misticismo interiore a contatto con i fenomeni e la bellezza della natura, non mi chiedo altro perché non potrei saperlo, posso solo sentirlo e solo in parte comunicarlo.
Ti ringrazio molto per aver apprezzato, un caro saluto, Rosanna

il 19/09/2007 alle 21:34

ma il bello sta che vede e consola ,bellissima ed intensa preghiera,rosanna brava,un saluto grande ,cate

il 19/09/2007 alle 22:06

forse noi ci lasciamo consolare più facilmente,ma è difficile consolare e consolarsi quando si vedono soffrire altre persone che cadono un depressione o che subiscono altre sventure, allora siamo impotenti, e coinvolti... e non ci resta che sperare in Qualcuno...

Un abbraccio, Rosanna

il 19/09/2007 alle 22:21

Dio della pioggia,
fa’ che di gocce i miei occhi non s’inondino,
lascia ch’io resti su un’arca silenziosa
a guardare il mio pianto che va via.

mi son fermato a questo primo verso-perverso-

il 19/09/2007 alle 23:40


Ho capito. Hai finito la benzina. Ti si è bucata una gomma. Hai preso una storta. Sei sfortunato.
Ma se mi dai la mano ti tiro sull'arca, eh?!

Grazie mille, Rosanna

il 20/09/2007 alle 01:01