PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 18/09/2007

Come in un oceano appassito, tremuli
galleggiano fiocchi iridescenti di antiche parole.
Ruotano, tra pungenti mulinelli,
frasi iconoclaste dense d'eterea demenza...
... e tu ancora canti, o musa, il combattimento
di primordiali guerrieri contro cabalistiche ombre,
canti in questo cielo dall'impenetrabile orizzonte,
ricco di turbolente voci: e così morto senza più tempeste!
Guarda! Non c'è più spuma di stelle a rendere sognanti gli occhi innamorati,
non ci sono più eterni amori nutriti di tragedia,
né casti sacrifici che facciano fiorire immensità cristalline.

Come potremo ancora credere in un'eternità senza limiti?
Siamo miti esseri crepuscolari,
noi che amiamo una vita plasmata dalle ceneri del remoto tramonto,
siamo bimbi dagli occhi serrati sul volto rigato di pianto,
siamo patetici cantori di insistenti leggende...
... siamo noi...
colossi di Rodi su piedistalli d'argilla
che tronfi sbattiamo a terra l'altrui sogno,
che più non crediamo in infiniti futuri,
ma come potremmo, se dal loro intersecarsi
non generiamo altro che abissi
in cui gettare il cuore ucciso del mondo?


L.L.
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Questo scritto mi piace molto, sin dal decrescente appellativo. E' una constatazione, la tua, che rimanda all'interrogativo di che cosa sia la poesia. Molti critici hanno tentato e tentano di definire. Personalmente, ho dei parametri ai quali mi piace attenermi, qualunque cosa io scriva:dalle "cazzate" alle erotiche, dalle filastrocche alla poesia qui definita "lineare". Pochi giorni fa ho incontrato il grande Elio Pecora. Gli ho detto che per me la poesia è continua ricerca: di contatto col proprio "io" e ricerca della parola. Una risposta al problema che proponi - almeno inizialmente - sarebbe quello di leggere di più di quanto si scrive. Se si vuole evolvere dal puro sfogo alla poesia.
Complimenti e cinque stelle per te.
daniela

il 19/09/2007 alle 08:25

un titolo ad effetto
specchietto per le quaglie
(le allodole non si posso sparare)

potevi farne a meno
in una poesia che è scritta abbastanza bene

troppi punti sospensivi
evitali
vedrai che domani mi darai ragione

il 19/09/2007 alle 08:30

Annoto questa tua io che poeta non sono...avendo scoperto lo scrivere in versi pochi mesi fa...meditare mi fa bene.

il 19/09/2007 alle 09:49

Il sentirmi chiamare "poeta" per qualche verso e qualche frase scritta in versi mi solleticava l'orgoglio, poi... leggendo leopardi, pascoli, gibran e altri POETI, mi ha fatto meditare ed è nata questa...
Grazie a voi per l'apprezzamento
Giuliano lo scribacchino :-)

il 19/09/2007 alle 11:58

bella ,mi piace giuliano, m'inchino alla.....Poesia,un abbraccio cate

il 19/09/2007 alle 23:17

in ogni epoca la poesia è stata influenzata dal suo contesto storico-etico-sociale e rappresentata da grandi poeti e i temi trattati andavano dalle gesta eroiche di omero alle lotte politiche dantesche al patriottismo manzoniano il tutto sempre intessuto dal sottile filo dell'amore dando vita ad opere che rimarranno eterne colonne della poesia e della letteratura in genere . Oggi la poesia è espressione dell'individualismo umano impregnato di isolamento , di dolore , di sofferenza perchè è questo il contesto in cui viviamo ,"non generiamo altro che abissi n cui gettare il cuore ucciso del mondo "ma non per questo i poeti di oggi non potranno essere i grandi di domani , anche loro avranno rappresentato un epoca , sicuramente non saremo noi , ma qualcuno certo resterà a testimone .quindi non disperiamo per me i poeti esistono ancora ed esisteranno sempre e guai se così non fosse. ti abbraccio lu e grazie per aver stimolato questa mia riflessione ,la tua poesia è bellissima come sempre e per me tu sei un poeta anche se ti apprezzo di più quando parli d'amore quello incondizionato;-) bacio ve.

il 20/09/2007 alle 00:19