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mat
Pubblicata il 18/09/2007
Accosto un labbro all'altro
rubando incertezza al tempo
è vero, non è più lento
il giorno che vivo dentro

il ripetersi incessante e freddo
di migliaia di finti canti
rimuoversi tra dita e tasti
è il tempo che non riprendo

ed è un tempo stanco
senza un ritmo esteso
un fragile e sottile manto
che nasconde il tempo altro

prendere tutto il tempo
riscriverlo lentamente
è un vivere veloce-intenso
non perderne un istante
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mat...i vuoi decidere ad imparare?

il 19/09/2007 alle 08:49
mat

imparare... non si smette mai. Vorrei però che tu adducessi più sostanza all'affermazione. Detta così da adito all'apertura di troppe possibilità, troppe strade. Troppe strade, troppe scelte possibili non aiutano chi non conosce... segnami almeno i sensi unici.
aspetto tue e ti saluto.

il 19/09/2007 alle 09:46

In fondo...son ritmi della vita...soliti...e meno male che si riparte.

il 19/09/2007 alle 10:23

vedi a parte che non c'è struttura
nè settenaria ne otto sillabe
in certi punti cade di ritmo
si impalla in ripetizioni
e assonanze imperfette che rendono
illeggibili certi versi
come le penultime due strofe
che qui in commento non vedo e non posso
farti l'esempio

ma nessuno di noi è più maestro se rileggiamo più volte ciò che scriviamo
o se non ne siamo convinti -(-)-

il 19/09/2007 alle 23:20