Anni
come giorni sono volati via,
ricordo poco o niente,
ricordo solo il colore verde
dei tuoi occhi
accecati dalla luce nei miei
come due stelle senza cielo
ma nel tuo letto
finché me l’hai permesso.
Poche parole dette tanto per dire
e tutto il resto ancora da pensare.
Ore, minuti e secondi
contano i battiti di quel cuore che mi hai rubato
prima d’appenderlo alla parete come un quadro,
come un orologio
con le due lancette che si sono fermate a fissarti
forse anche per colpa di quelle due pile scariche
che prima o poi dovrai cambiare.
Domani spero di mancare a te
come oggi tu manchi a me,
forse un giorno o l’altro capirai
del male che ancora tu mi fai.
Esco di casa
anche se piove come Dio la manda
e cerco
una donna, una puttana, un animale...
che trovi in me
quell’angelo caduto dal cielo per darle la felicità,
la stessa che hai già trovato, divorato e vomitato
nel giro di soli due...