PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 13/09/2007
Scende una piuma
sulle mie palpebre d’angelo,
a evocare recisi sentieri
oltre la coltre di un cielo dipinto.

Di quest’ora in me sobbalza,
un estinto fragore.
E’ il sibilo d’arche affondate,
uno scroscio lontano.

Le orchestre della terra
impongono i loro tempi
spremuti dalle rocce,
macerati cogli inverni.

L’angelo assiste col tremore
della mano.
Il timone muove lento
incarnando lunghi stenti.

Un varco attraversa
d’orchidee e gigli,
ma è nel disincanto
d’ogni petalo franto
che la tenebra s’abbassa,
mentre il vento delle muse
se l’è già portato via.

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sarà forse che come dici tu,ci sono persone come me che probabilmente hanno bisogno di spiegazioni...però non l'ho capita..sei stato troppo complesso..mah chissà che vorrai dire,francesco ma perchè non alleghi una spiegazione alle tue poesie..??

il 13/09/2007 alle 22:05

sorry francesco..
ho sbagliato a scrivere:-(
volevo dire tutt'altro;
1abbraccio

il 13/09/2007 alle 22:12

sarà forse che certe persone farebbero meglio a non leggermi più...

il 13/09/2007 alle 23:25

So che le immagini, le idee e i versi che tu scrivi palpitano dentro di te, niente è solo ricordo, ogni cosa si riveste di vita, assume le forme di eterna creatura, al di fuori di ogni metafora.
Un caro abbraccio, mati.

il 13/09/2007 alle 23:33

Uno spiegarsi di piuma che passa dal passato al presente , un percorso interiore tutto un dire che può accostarsi ad ogni battito. Baciotto nadia

il 14/09/2007 alle 12:17

in questo caso, ho sentito dentro di me l'esigenza di esprimere una condizione di disorientamento in cui spesso ricado, ma non solo io credo...chi riesce a raggiungere un certo grado di consapevolezza di se stessi, e di ciò che gli ruota attorno, spesso è lo stesso che finisce che fatica a reggere il timone della propria vita..ma c'è sempre qualcosa nel mio caso il vento delle muse, la poesia, che mi riconduce alla profondità vera e pura dell'anima del mondo...un bacio mati, e grazie, fra

il 14/09/2007 alle 16:55

tutti noi proveniamo da altre sfere..sicuramente questo sulla terra è un passaggio, condito di difficoltà perchè la nostra anima è vasta, ingloba l'assoluto, e qui finisce con l'essere limitata...quella piuma che scende sulle palpebre è il simbolo della Verità riposta altrove, che percorre quei sentieri che anche le nostre anime hanno percorso, che poi si son recisi una volta approdati nella terra...è una poesia in cui ci stan dietro parecchie riflessioni dolcenadi :-)....baciotto e grazie

il 14/09/2007 alle 17:00

grazie gail..contento che tu abbia colto il percorso della poesia...un bacio...fra

il 14/09/2007 alle 19:42

Credo che il uo brano rifletta un leggersi dentro..e avere consapevolezza di carpire dalla vita ogni vibrazione, ogni moto dell'anima. "
"L’angelo assiste col tremore
della mano.
Il timone muove lento
incarnando lunghi stenti.
E in questa riflessione.avere timore di non saper affrontare :"Le orchestre della terra
impongono i loro tempi
spremuti dalle rocce,
macerati cogli inverni.."
Ma, poi c'è la certeszza che ci si ristora al banchetto della Musa Poesia.Il vento spazza via..le ombra della notte!. Caro Francesco..ho cercato di leggere oltre le riga. Buon fine settimana!.Dora.
.

il 15/09/2007 alle 13:49

si doveva leggere oltre la riga..:-)...grazie dora, è un percorso intimo di riflessione e analisi di se stessi nel confronto con gli altri...un caro abbraccio a presto, fra

il 17/09/2007 alle 14:13