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Pubblicata il 12/09/2007
Mentre girovagavi intontito
Nelle ampiezze dei miei lobi
Donne incinte partorivano
Pargoli nel flusso del mio pensare

Me li mettevano in braccio
Per il giuridico riconoscimento
Nidiata urlante in fila nelle culle
E ogni viso aveva una diversa voce

Le madri ritornavano snelle
E la loro pelle cominciava ad invecchiare
Mentre cresciuti figli varcavano
Usci definitivi verso le probabilità

Venne poi il momento per loro
Di cercare madri per nuove generazioni
Trasmettere il marchio classificatorio
Primeggiante su caratteri recessivi

Perso avevo il conto della prole
Ma riconoscerli non era un problema
Avevano tutti lo stesso profilo
Dominato da quel naso imperioso

L’ultimo giorno fu quello
In cui vennero a cercarmi
A frotte accorsero stringendomi
Nella stretta morsa della responsabilità

Uno ad uno non potevo affrontarli
E troppi fiati erano uniti
Fu così che morii colpevole
Della mia stessa privazione d’ossigeno
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