Repetita iuvant, Blue. Avevo perso la prima, che ho letto adesso. Affascinante, come questa più articolata, in cui il senso di assenza svapora nel bianco sulle cime, e ogni figura che sapientemente "disegni" levita e si libera in aria purissima, eterea, al Tutto espanso, con un finale inaspettato, sorprendente, ironico e di grande effetto. Il "volo" mi pare ben riuscito. Complimenti.
Un saluto.
Max
Oh...e poi dicevi che ti risultava difficile scrivere un bel commento :-)
scherzo, ma comunque già vedendo i tuoi commenti a poesie di altri autori avevo apprezzato moltissimo la sensibilità e l'intelligenza emotiva di cui sono ovviamente piene anche le tue poesie.
Comunque ti ringrazio
un saluto anche a te
La liberazione dalle spire della logica, il partecipare emotivamente in modo diretto alla realtà dell'universo, senza porsi domande perché c'è intuizione diretta, e quando sorge la domanda arretra la verità perché ne cerchi i limiti.
C'è molto, in questa poesia, oltre l'estetica delle immagini e la fluidità delle belle emozioni ingabbiate da sapienti parole.
Complimenti!
Axel
c'è quel che hai detto e c'è ancora altro.
Mi sono affezionato particolarmente a questa poesia...
Non solo perchè è ben riuscita ( dal mio punto di vista ) ma soprattutto perchè a differenza di altre sono riuscito a scollegarmi finalmente dal mio normale modo di pensare e disporre immagini alla mia solita "maniera" sintattica: il "volo" di cui parla max non è stato solo nella descrizione, ma nello scrivere in sè. E' stata una bella sensazione, soprattutto per me che sono abituato a un'esposizione più narrativa...