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Pubblicata il 05/09/2007
Johnny Cash, De Andrè, questo Dj stamane mi vuole finire

Vento teso, dal nord, senza misericordia
scopre una ad una tutte le stelle
e una crepa sulla luna
difficile sottrarsi a questa pena
per me che sono accordato in fa diesis minore
Johnny Cash canta: “one love, one life,
chissà se li ho delusi .. “ degli U2,
ma io, che cencio di benda devo mettermi ancora?
mi sono fatto stalattite cerchiata di bordò
anestetizzato dalla sopportazione
che non è più virtù ma solo prudenza stagnante
e forse lo è sempre stata, mimetizzata.

Tutto non deve andare bene
sedimentarsi in coni appesi alle travi del soffitto
ci sarà un basta da qualche parte
un freno che spinge sui ceppi
ci sarà una ripartenza
oppure non si ferma più questa traccia.

Devo convincermi che non posso
dubitare anche dei miei dubbi
come non devo essere certo di ogni certezza
ma spingere piano ogni divenire sull'altalena
presa come Rosina da Fabrizio
dolcemente, alla schiena, come il vento.

Sarà peccato, ne sono certo
avrò una eternità per rimpiangere.

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Una poesia che mi è piaciuta molto. Originale la fonte di ispirazione e felicissimi gli esiti. Tra l'altro, amando particolarmente il jazz, anch'io sono accordato in maniera poco usuale...
Complimenti a te e un saluto
Michele Fa 7/9 ;-)

il 05/09/2007 alle 19:59

Sono particolarmente contento che ti siano piaciuti sia la forma che il contenuto di questi versi, io cerco di imparare ad usare questo mezzo al meglio,
e ne vedo di strada da fare...
Il fa diesis minore è una tonalità oscura ed un pò arcana, proprio come sono le mie percezioni da qualche tempo.
Grazie
Sergio

il 06/09/2007 alle 14:22

Grazie a te di avere ripreso questi versi, e per apprezzare johnny cash, la stranezza poi è una bella cosa se viene spontanea no? a cercarla sà di stucco stantio, io credo.
Grazie Wolf che di stranezze ne sai..
Zordoz

il 26/09/2007 alle 17:21

Una poesia musicale ma anche sull0animo...mi piace un sacco...i versi "Devo convincermi che non posso dubitare anche dei miei dubbi come non devo essere certo di ogni certezza" sono credo i migliori e molto evocativi...hai delle sonorità davvero ineteressanti sergio...se ti avessi come spartito prenderei la tromba e suonerei...però anche improvvisare non è male...fa diesis minore la nota per rispecchiare una tua sensazione, quel suono arcano e misterioso che par enire da un'altra terra...mi hai fatto venire in mete Ballo in fa diesis minore di Branduardi...me lo riascolterò...ciao Sergio, Andrea^^

il 09/03/2013 alle 16:03

La ricordo, Andrea quella mattina, in auto un percorso fuori dalle rotte del traffico, una periferia che è costellata da macchie sparute di brughiera e da cappannoni , solo in macchina e autoradio, come spesso, come sempre, il dj di una radio annuncia il primo disco johnny cash, una cover degli u2 ..one love one life, ma cantata dall'uomo in nero, che era alla sua ultima stagione, da li a poco sarebbe andato a suonare la ritmica a Woody gulthrie nella verde vallata dei cieli, ma quella voce bassa rotta da sigarette e whiskey di cui aveva amabilità e grado, mi rapì mi trovai a cantare pure io one love, one life, when it's one need, e la brughiera si trasformò in prateria e la strada comunale nella route 66, troppo facile per me, .. e qui mi fermo nella narrazione. La danza macabra a cui tu alludi non era nelle mie intenzioni, ma quella mattina , dopo gli u2 il dj mise una canzone di De andrè "ho visto nina volare" che nell'incipit dice mastica e sputa, da una parte il miele dall'altra la cera, fu un atterraggio brusco e qui mi è venuto in testa quell'accordo in fa diesis minore che era come mi sentivo guardando nina volare sull'altalena... potenza evocativa di suoni parole e animi volatili... Grazie Andrea per avermici ricondotto. sergio

il 12/03/2013 alle 13:50

il fa diesis mi ricorda Il migliore Branduardi fra fumi e diavolerie e storture della morte, i tuoi versi calzano a pennello sugli autori richiamati da me infinitamente amati

il 20/03/2013 alle 18:14

La danza macabra, si attaglia benissimo alla tua Ophelia che non cesso di ammirare ed apprezzare appieno, ma quella mattina tra Johnny e Fabrizio, non c'era Branduardi, c'era una dissonanza forte e drammatica tra il mio spirito volere ed il mio corpo dovere, c'era tutta l'alchimia di due canzoni accostate inconsciamente dalla impietosa autoradio ed il che con l'animo seguivo le note e con la ragione la strada.. Grazie LadyL.

il 21/03/2013 alle 13:37

bravo bella :-)

il 04/03/2014 alle 19:07

Grazie Cango, davvero...sergio

il 05/03/2014 alle 05:50

Che valga la pena leggerli, per i versi, è un gran bel risultato, grazie Riccardo. Sergio

il 28/01/2015 alle 05:52