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Pubblicata il 03/09/2007
Di quel momento attorto
nel dolore e nel sangue
tra spasimi di vita e l’ ansimare
rotto nell’ urto che dilania il ventre
nulla rammento ma di te liberata
dall’ involucro tiepido di carne
quell’ altissimo pianto impreparata
mi colse e ancora
la sua eco mi esplode nel ricordo.
Profetessa inquieta
di estranei mondi in un fugace volo
di stormi migratori ti svelavi
non bastava un sentiero
lungo un argine noto di pioppelle
passi intricati hai mosso
dove più folto è il bosco e misteriosa
risuona l’ eco radiante dell’ astro
in una polla d’ acqua alla radura.
Così hai placato il pianto e la tua sete
di assoluto bevendo dai suoi occhi.
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e bellissima
no comment
un bacio lia

il 03/09/2007 alle 16:19

credo di non aver mai letto nulla di così bello, poetico, espressivo, riguardante la nascita.
sin quasi inutile, poi, dirti che la bellezza ha raggiunto il culmine per me quanto ho letto il nome alla quale è dedicata. nome che è dentro di me, fa parte di me, è me.
(i veterani del sito sanno a cosa mi riferisco)
Complimenti davvero!
Un bacio a te.
pat

il 07/09/2007 alle 17:27

Care Lia e Pat, grazie infinite per le vostre parole ... sono commossa. Un bacio. Maddy

il 28/09/2007 alle 18:44