PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 02/09/2007
Un ombrello aperto
che aspetta la pioggia come manna dal cielo,
tanti aggettivi
attaccati su di me come adesivi
e le vetrine del centro
sintonizzate sul mio codice a barre.

La vita non è quella che ci obbligano a vivere,
io mi fermo qui
davanti a questo muro di vetro che tutti chiamano specchio
senza credere in quel che vedo.

Non sono un uomo
ma so quello che voglio,
cerco
chi distingua le mie lacrime dalla pioggia,
cerco
chi mi dica che colore ha e quale lingua parla il vento,
cerco
tra i miei nemici gli amici che ho perso.

Erano giorni, notti e settimane
che passavo a sbucciar banane
ma sono anni
ormai che questo specchio mi sta stretto,
giusto da quando sono nato
...adesso basta!
metto tutto dentro una scatola.

Un bar pieno di gente con la testa vuota,
le puttane che scavano solchi sul marciapiede con i tacchi a spillo
ed io che vivo perso nella mia fantasia,
sarà che il tempo cambia
sarà la pioggia che cadrà
sarà colpa di questa città.

La vita non è quella ci obbligano a vivere
ma un compromesso
tra un successo ed un fallimento.
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