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Pubblicata il 30/08/2007
Soffia in diagonale
lungo i bordi della pelle
il ricordo d'una medusa

E mi hai graffiato
davvero fossi'io nemico
di lupanare a forza
quel mendicante
con la clessidra in mano
un pazzo
torbidamente bieco

Soffia dentro l'anima
un piccolo vento
lungo una foresta
selva smodata di pensieri
un tralcio ed una vite
un altro inferno

E mi hai deluso
fin nel tormento
l'estasi pur quella
è svaporata
in mille anfratti
grotte inusitate e belle

Soffia la fine
un buio che circonda di luce
e rende cieco
terribilmente pazzo
il cuore in aritmia
pronto alla morte

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soprattutto la chiusa, molto bella, molto condivisa...conosco momenti in cui il cuore sembra volerti lasciare nel gelo e nel buio...
è comunque una forma di poesia che prediligo.
un caro saluto
cri

il 30/08/2007 alle 17:07