PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 29/08/2007
La notte mi ha lasciato la stanchezza
di un giorno oscuro
e privo di senso…

La freschezza delle prime ore frizzanti
non tocca me
e non mi sfiora.

Resto inutilmente assopita nella mia Vanitas
e non distinguo più
-in quest’afa opaca-
le linee nitide dei monti
e l’orizzonte delineato del mare…

Il Cielo vuole inghiottire la Terra,
e la Terra innalzarsi a conquistare l’Azzurro assolato.

Il toccarsi dei Mondi
È la confusione dei miei,
nell’Abisso irraggiungibile dell’Anima…
Come correnti di un fiume,
fluttuano insieme nel mio torrenti diversi:
il loro contrasto diventa incontro
e l’Unità fa perdere i molti…


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l'eredità del vissuto non mitigata da sufficienti speranze.

io la leggo così .. cmq sia bella.

Ciao Armando

il 29/08/2007 alle 09:48

Sai, mi fai venire in mente una cosa... non mi ricordo di chi ma ricordo la frase che diceva pressapoco così:
"la mattina quando mi sveglio ho due alternative davanti a me;
1 . rimanere a letto a contare le parti del mio corpo e dell amia vita che vanno male...
2. alzarmi e vivere la parti del mio corpo e della mia vita che vanno bene...

Siamo noi a scegliere...

Ciao
Giuliano

il 29/08/2007 alle 11:11