tu tum, tu tum
tu tum, tu tum, cos’è?
cuore o rotaia, cos’è?
dove sono e dove stò andando,
ad occhi chiusi
per non vedere il nulla
perché a 17 anni,
devo non vedere nulla?
chi c’è con me…
sento brussii e bestemmie
preghiere e speranze
e puzza mai colta, puzza che scoppia
cos’è!!?
nero, maledetto budello nel ventre del mondo,
nascondi alla luce i tuoi tristi ricordi,
che mai moriranno
avanti nel buio che vedo,
in silenzio…
solo tu tum, tu tum di cuore e rotaia e
tremule fiamme che il turco ha voluto
sassi, poi acute, fischianti e
continue sonate (di morte)
sete di sangue
cercato e trovato,
padri rubati da mano assassina
figli lasciati a un crudele destino
poi giù!
nel pozzo a morire
ogni giorno di più,
con bestemmie e preghiere
piccozza e piccone, a strappare
la vita, dall’alta montagna lambita
dal mare dei sogni rubati,
trampolino per l’anima
ogni giorno è diverso
in quel ritmo fatale,
…fra cent’anni finisco,
con piccozza e piccone tra
bestemmie e preghiere,
tra cuore e rotaia
indeciso sentire,
chi mai potrà dire il suono qual è?
a ritroso nel tempo
vivendo il presente
uguale è la nota che
viene suonata da mano sapiente,
il destino incombente
che mai cambierà
se di cuore si tratta,
prima o poi finirà,
se rotaia rimane
a futura memoria nel tempo sarà,
e chi sentirà nel nero budello
le tremule fiamme, saprà,
dei sogni rubati
dei sogni svaniti
tra cuore e rotaia spariti