Non è nata come racconto, mi sembrava piuttosto una sorta di avvio mormorato , prima dello scandire dei versi.
Comunque vedo che è veramente impossibile ottenere da lei un piccolo riconoscimento.
Sa, per gioco, una volta ho inviato una poesia di un indiscusso poeta, senza svelarne l' identità. Lei non può immaginare le stroncature che si prese!
Ma io non demordo. anche perchè c' è un editore che crede in me.
Gliene sottoporrò ancora, non dubiti. Forse prima o poi meriterò un 3.
cordialissimi saluti
cristina
Perchè, (visto che la base di questa lirica vi attrae così tanto), non gliela riscrivete direttamente"in toto" a vostro uso e consumo e con tutte le virgole e controvirgole che volete, (e col dizionario dei sinonimi e dei contrari sottobraccio) invece di cavillare deliberatamente ed insensatamente su questi versi che state bistrattando attraverso una critica sciocca, appositamente acre e che svaluta la reale essenza del poetare? Potremmo star qui a disquisire per ore ed ore su punteggiature, vocaboli e metriche dei più grandi narratori della letteratura mondiale trovandoci difetti su difetti e senza venirne a capo di qualcosa, ma così facendo ci si incarognisce verso una nobile arte che di tutto necessita fuorchè di "tutor" costruttori di dogmi universali e disfacitori di sentimenti e di anime.
I commenti alla Sgarbi fateli durante qualche galà dei Lyons Club o del Rotary...lì, sareste i benvenuti.
Signor ostrogoto, avendo commentato la poesia di Cristina Bove, lascerei che sia l'autrice interessata a rispondere; lei, ostrogoto, qui cazzecca come il cavolo a merenda; se poi vuol fare l'avvocato delle cause perse è un'altra storia, ma non s'impicci del commento altrui, faccia il suo, e SOPRATTUTTO, non creda di essere la macchina della verità a cui sottoporre gli altri a suo piacimento: si dà il caso che io e Cristina ci conosciamo già, e dialoghiamo da persone civili e ci scambiamo idee, per cui, ostrogoto, l'invito a fare quanto detto sopra, non ché a farsi i fatti di casa sua.
Scusami Cristina, ma certe ingerenze sono fuori luogo.
Rosanna
E lei s'impegni a scrivere qualcosa di decente di suo prima di avvelenare e svilire con critiche e rielaborazioni insensate, pretenziose e irreverenti i lavori altrui. A meno che, la signora Bove, non intenda prendere con lei un appuntamento per un consulto-approvazione-benedizione sulle proprie ispirazioni. Cambi pulpito e poi si metta pure a predicare (ma nel deserto).