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Pubblicata il 21/08/2007
dona, a ti ghe n'è migna vüna cumpagn
suta i öcc la pazienza dela tera
in dell scoss la fiereza de 'n'aigula.
se volti 'ndree: n'hemm faa de strada 'nsema,
pensà che semm cresüü *****è düü sceres,
arent, dandu in di stagion fiuu e saur.
... e quanta quiett in de 'n'ugiada, dona!


moglie, nessuna ti eguaglia/ sotto gli occhi la pazienza della terra/ nel grembo la fierezza di un'aquila./ mi giro indietro: ne abbiamo fatta di strada insieme,/ pensare che siamo cresciuti come due ciliegi,/ vicino, dando nelle stagioni fiori e sapori./ ... e quanta quiete in uno sguardo, moglie!
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Bella et profonda che, va a colpire il "Sé"
di chi lo conosce.

Zio Gianni

il 21/08/2007 alle 21:19

Un omaggio bellissimo alla tua donna, un messaggio ricco di vita, una sincera testimonianza di fedeltà e comprensione.
Questi sono dei bei sentimenti!
Un saluto, mati.

il 22/08/2007 alle 00:02

Che bella ...Trasmette il benessere di chi ama e adora...Ed è ricambiato.

il 22/08/2007 alle 13:52

Dona i tuoi occhi al vento,
dona il tuo cuore al tempo ,
che passa lentamente
dona tutto a tua moglie ,
paziente , iintelligente ,
che non ti fa mai pesare niente.
CIAO CIAO

il 29/08/2007 alle 17:31

ogni dialetto offre emozioni diverse a chi sa capireil linguaggio dei veri sentimenti che nascono spontanei .questa poesia potrebbe leggerla anche un ceco con gli occhi del cuore,bravo^ annarella.

il 18/09/2007 alle 23:41

grazie annarella. un grande e gradito complimento.
franco

il 19/09/2007 alle 20:00