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Poesie presenti nella categoria: Poesia dialettale

Le Poesie Pubblicate ieri

Pubblicata il 17/05/2025
“Se ne staie scenne
“se ne sta andando
chianu chiane e cittu citte”
piano piano e zitto zitto”
murmuriave lu scienere a la nora
bisbigliò il genero alla nuora
e fra nu lamiente e n’aute
e fra un lamento e l’altro
fra nu suspire e n’aute
fra un sospiro e l’altro
cu l’uocchie fisse fisse
con gli occhi fissi fissi
lu murebonde risse:
il moribondo disse:
nun so prubbleme quisse|
non son problemi questi!

*****nms””25
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Già, il problema non era che se ne stava andando ... Abbraccio condividente Eos

il 17/05/2025 alle 21:42

Le Poesie Pubblicate Nell'Ultimo Mese

capita ise’
Pubblicata il 08/05/2025
capita ise’

che garal fat de mal
mea dighel al signur
epor L’E’ us PREGal
che’L perde mia L’amur.
el ghe ha tote ados
che’L par Calamitat
ma lu de la del fos
FINdes L’E’ gnemo nat.
nel mar dele disgrasie
endoche L’E’ BURlat
furtuna so’L ringrasie
l’E’ vif Sepor malat.
L’E’ ‘N crisi po’L guares
che’L par MIRACOlat
el N’ha PAsade fes
che A dil sa fa pecat.
l’E’ semper stat aidat
con FORsa E dedisiu’
da chi che L’ha SPusat
che po’ la ghia passiu’.
L’ia usa del mester
enfati coi malacc
paria che col penser
la Ulaes come nei facc.
desTINO che’L ga ulit
nel QUAder DIsastrus
che’L fos po CUMparit
dutur en pito ESTRus.
L’ia ‘N mago che capia
E Sensa mai SBAGLia’
al volo chel che ghia
per CUMINCia’ A cura’.
ensoma per MOCala
nela SCala dei Valur
se prope ‘N vol contala
l’E’ ‘NSIma con unur.
L’E’ chela buna Zent
che come ‘L so malat
ta pot endaga ARent
per Eser sodisfat.
le ve’ dela famia
le bune tradisiu’
se sa le cambia mia
sa Viagia be’ po’ ‘N du’.
me go’ ‘Mparat dei me’
che I M’ha ‘Nsegnat del so’
ma Ede che A fa ise’
saro’ contET amo’.
se chi ve ‘N chesta ca’
ie’ come “chel dutur”
el signur alurA ‘L sa’
chi merita L’amur.
GHel augure ‘N po’ A tocc
che chei che par de ier
I derve ‘N pito I occ
ai zuegn sura penser.
me go’ Ciapat la FORsa
de SUpera’ I OStacoi
me moer la ga na SCORsa
che podom fa I MIRAcoi!

capita cosi’.
(traduzione fedele dal dialetto con conseguente dispersione di caratteristiche armoniche).

cos’avrà fatto di male
bisogna chiederlo al Signore
eppure è solito pregare
e non perde l’abitudine.

le ha tutte addosso
che pare calamitato
ma di là dal fosso
finora non è ancora andato.

nel mare delle disgrazie
dove è caduto
ringrazi sua fortuna
che è vivo seppur malato.

e’ in crisi poi guarisce
che pare miracolato
ne ha passate tante
che a dirlo si fa peccato.

e’ sempre stato aiutato
con forza e dedizione
da chi se l’è sposato
che poi aveva passione.

era pratica del mestiere
infatti coi malati
pareva col pensiero
volar come nei fatti.

il destino ha voluto
nel quadro disastroso
che fosse comparso
un medico un po' estroso.

era un mago che capiva
e senza mai sbagliare
al volo cosa c’era
per cominciare a curare.

insomma per finirla
nella scala dei valori
se vogliamo raccontarla
è in alto con onore.

e’ quella buona gente
che come il suo malato
la puoi avvicinare
per essere soddisfatto.

vengono da famiglie
di buone tradizioni
che se non cambiano
si viaggia bene affiancati.

io ho imparato dai miei
che mi hanno insegnato del loro
e vedo che così facendo
sarò contento ancora.

se chi viene in questa casa
è come quel dottore
il Signore allora sa
chi merita l’amore.

lo auguro un po' a tutti
che coloro che sembrano di ieri
aprano un poco gli occhi
ai giovani soprapensieri.

io ho trovato la forza
di superare gli ostacoli
mia moglie ha una scorza
che possiam far miracoli!

(calvario ventennale di mio padre che, più volte operato fino ad esaurimento e poi ridotto ad uno spettro, trovò la morte).
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Mi è piaciuta davvero molto questa poesia, che offre una ricca espressione sui sentimenti e sugli alti e bassi della vita. Ho provato a leggerla nel tuo dialetto (sbaglio se dico meneghino?) Mi ci sono persino ritrovata (mia madre mi chiamava cerotto Bertelli per la mia salute malferma) . Come affermi tu in dialetto è molto musicale,ma anche tradotta la poesia resta fluida e i versi scorrono in modo naturale. Apprezzatissima.

il 09/05/2025 alle 12:09

ti rendo grazie, carissima. e' dialetto bresciano (non di quelli peggiori poichè variano a volte da paese a paese nel raggio di pochi km.). ce ne sono di incomprensibili.

il 09/05/2025 alle 15:29

Le Poesie Meno Recenti

foglie d'autunno
Pubblicata il 17/10/2012
Foglie d'autunno
e n'ciele sò parole
ca volane pe l'aria
che pensiere
primule nate
mbraccie a primmavera
ca vanne n'contre o tiepe
vestute e fiocche e neve

foglie gialle d'autunno
oggi dimane e aiere
destino scritte mentre ...
a rota gira!.
L.A.
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E la ruota del nostro tempo gira
inesorabilmente nelle quattro stagioni
che carezzano delicatamente
la nostra anima facendola rifiorire.

Bellissima poesia.
Marygiò

il 18/10/2012 alle 12:53

Una lirica dal ritmo antico, dai versi armoniosi, dalle parole che descrivono immagini e suscitano sensazioni…
E il tempo che scorre come sabbia nella clessidra impietoso e incalzante.

il 18/10/2012 alle 13:19

Grazie del commento molto appropriato.annarella.

il 20/10/2012 alle 11:04

si na forza dà natura Annarè è poesie scritte in vernacolo sono le più sentite.Complimenti.Marì

il 16/01/2013 alle 16:49