Avevo promesso a me stesso il silenzio, ma a te qualcuno ha donato il potere di smuovere la mia attenzione. HAi tanto da insegnare, il saper sorridere nell'amarezza è ciò che vorrei rubarti...
Complimenti ancora
Ars
Insegnare, Ars ?
Io vivo fra la gente, parlo con loro, ascolto i loro problemi, non dò consigli perchè sarei un presuntuoso a volerli dare. Ma non hai idea quanto puoi essere utile ad una persona triste solo ascoltandola.
Questa è l'unica lezione che ti posso dare a cuore aperto. Ma ci vuole pazienza, tanta, perche "devi "sentire l'amarezza, la disperazione di chi ascolti. Poi la sua via la saprà trovare da sola.
Nelle mail non cambia la sostanza, i discorsi si assomigliano tutti, i problemi identici.
Famiglia in crisi, incomprensioni, malattie, problemi finanziari.
Ma si cerca di mostrare la propria esistenza, di trovare qualcuno che abbia voglia di ascoltarti, che i problemi sono uguali dappertutto, come hai reagito a questo, a quello.
L'internet non ha cambiato nulla, se non trasformare un mondo in un piccolo quartiere, in un cortile dove si possa parlare, incontrarsi, capirsi.
Tutte i miei versi ( o quasi ) sono delle banalità quotidiane, e non me la prendo quando me lo fanno notare, Ma non hai idea con quanta passione io parlo della cinquantenne stanca e delusa, invece di parlare di principi o maghi dei cieli.
Grazie
Luigi
Mai si deve fuggire dal quotidiano, bello o brutto che sia.
IL loto le spade e i draghi lasciamoli agli altri..
Ars
Eccellente.
un punto d'incontro ed anche i trentanni di differenza scompaiono.
Ciao
Bella Luigi, complimenti...
è come perdersi in compagnia nell'hard disk della solitudine...
Hai saputo esprimere chiaramente i momenti di sconforto e la ricerca di conforto e speranza che s'illumina nel suono di quel segnale d'avviso...
"posta in arrivo"...
;-)
M'
Ci riflettevo in questi gg proprio su queste cose, su ciò che ci spinge a scrivere, quasi una necessità, un bisogno liberatorio, per me da sempre, da quando ho imparato a scrivere, forse un modo per pensare di conquistare l'immortalità come gli antichi. Del resto che rimarrà di noi se non questi attimi fatti per fermare il tempo e "illuderci" che sia ancora nostro. Tante cose ancora da dire, ma che sappiamo già, e che condividiamo ogni giorno.
Il mio umile inchino
Derblauereite(r)
Ho fatto anche qualcosa di molto più semplice, Marco, ho messo in evidenza le domande più semplici che mi vengono rivolte.
E in queste si nota la disperata voglia di esistere nelle consapevolezze altrui.
Che chi ti legge ti capisca, il resto non conta.
Luigi
"parole, parole, a volte quasi con scusa "
E' verissimo ciò che scrivi, sono cose che sappiamo già, ed anche le risposte sappiamo, ma che bello farci ascoltare, sapere che ci comprendono.
E lo diciamo un pò scusandoci, se non siamo riusciti in quello che volevamo, in quei sogni smarriti in pallide albe, nei muri dell'incomprensione.
E sembra che scrivere ci assolva, ci riscatti, ci renda diversi.
Hai colto il tutto in maniera perfetta.
Mi inchino io a te.
Luigi