PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 20/08/2007
Siate i nostri sopravvissuti.

Cantate le canzoni dei padri,
con la stessa forza del vento,
dello scirocco che soffia e vi inumidisce gli occhi.

L’eco dei nostri canti,
sarà epigrafe indelebile nel vostro cuore
che da oggi è nuovo e per sempre.

Non tremi il vostro cammino, nella memoria nostra.
Morte non sia la nostra eredità di allegria.

Sia l’assenza la vostra nuova casa.
Oltrepassatela fra le stanze di noi sgombre,
fondandovi sopra la vostra vita.

Parlateci:
quando il tramonto sarà salato di nostalgia,
quando pietra nemica s’alzerà contro di voi,
l’assenza nostra trasmuterà.

Presenze ineffabili,
il sibilo di carezza sul vostro sgomento,
l’impercettibile rumore che rompe la quiete notturna,
il moto improvviso delle spighe nei campi.

Mai, mai una lacrima: o moriremo ancora.


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