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Pubblicata il 18/08/2007
stringi i miei polsi come immensi filamenti
disseminiamo la notte di bombe psichiche a frammentazione
splendore
questo ciottolo, questo coprolito male illuminato
a ventate di ispirazioni elettriche
non merita il sangue che lo bagna

stringi le grondaie delle mie lacrime
si torna a palazzo: nel bianco che non pulsa né si scoscia
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continuo a leggerti...a commentarti ma forse nn dovrei... boh. ho cosce tornite e leggo Burroughs

il 20/08/2007 alle 03:17

mi stefi, mia cara Perdonia. o viceversa.
lei ci ha raggione.
baci,
r.

il 21/08/2007 alle 11:35