PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 08/08/2007
Ho dimenticato l'infanzia al molo
dove fremeva il fruscio dei sogni
arrivavano stormi a planare
sulla cresta dell'onda

a pochi passi da me
il futuro galleggiava boccheggiando
bastava allungassi la mano
per afferrarlo ma non lo feci
per un millimetro di distanza

nel cesto accanto ai piedi
brulicava l'impazienza
la città con le sue chiese
viveva in me come il poema
la tenebra non mi apparteneva

e quando la neve cadeva assorbendo rumori
potevo udire il sospiro della tristezza
rifiutai del sud la dottrina per osannare
la gloria silenziosa dell'emisfero boreale.


Olimpia
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quasi una cartolina...dell'anima...
un abbraccio,Chiara

il 08/08/2007 alle 22:54

Grazie davvero cara Sera.
Un saluto affettuoso da Roma !

Olimpia

il 09/08/2007 alle 10:56

felice ti sia piaciuta e controccambio l'abbraccio.
Ciao Chiara !

Olimpia

il 09/08/2007 alle 10:57

Dopo un lungo silenzio ritorni a volare sempre più in alto. Cara Olimpia!Bentornata!..Un bacio Dora

il 11/08/2007 alle 09:47

Poesia di un mondo suggestivo che si offre all’anima nella sua particolare bellezza.
Un saluto, mati.

il 12/08/2007 alle 17:34

grazie Dory, felice di averti ritrovata !

Olimpia

il 13/08/2007 alle 17:01

grazie per il bel commento!

Olimpia

il 13/08/2007 alle 17:02

quando si vive una realtà questa per un pò ci sembra un abito stretto e vogliamo eliminarlo dal nostro guardaroba ,ci spogliamo lo mettiamo nell'angolo più buio del nostro guardaroba ,ci vestiamo di nuovo ,e andiamo altrove con l'illusione che tutto sia migliore ,è necessario questo confronto ,perchè con il senno di poi si riprende quel vecchio abito e se ne rivaluta la bellezza ,brava ,un caro saluto cate

il 13/08/2007 alle 19:00

grazie per il bel commento !

Olimpia

il 10/09/2007 alle 15:50

Solo da quattro giorni sono qui..ma trovo poesie "alte" come questa tua.

il 19/09/2007 alle 15:39