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Pubblicata il 08/08/2007
Da "Per mari, per paesi lontani" - Silloge inedita


Ripassavo il conto dei giorni usando le dita
prima una mano poi l’altra, per misurare la vita.
Facevo fatica, i mesi erano sempre uguali
come il binario numero due ed il treno di ferro
con le poltrone affiancate lungo il corridoio deserto

Avevo un conto aperto con la fortuna
dal saldo milionario accumulato negli anni
passati a custodire i ricordi dentro la casa del tempo
Fu allora che vidi una traccia di cambiamento
lingua di luce brillante nei tuoi occhi socchiusi

Svanì la campagna strisciando sui vetri
ed un raggio di sole attraversò luminoso
le sbarre abbassate d’un passaggio a livello
mentre il suono delle ciglia sbattute e l’emozione
dei tuoi pensieri nascosti, bucavano il silenzio.

Le prime case ci vennero incontro, annunciando
il ritorno del tempo; il lamento delle ruote bloccate
copriva l’eco dei nostri pensieri ed io mi piegai
a contare le dita degli anni con gli occhi socchiusi
come faccio di notte per non confondere i giorni.

Dovrò smettere d’andare sui treni, c’è troppo silenzio
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molto molto bella complimenti. un caro saluto ve.

il 09/08/2007 alle 01:06

Grande poesia, complimentissimi.

il 09/08/2007 alle 08:19

Ricambio di cuore il tuo saluto ! Grazie per il commento.
Giuseppe

il 09/08/2007 alle 15:41

Grazie del commento Ilanto, riannodo con queste due pubblicazioni il filo con il sito, interrotto da più di un anno!
Ciao amica mia.
Giuseppe

il 09/08/2007 alle 15:43

stavo quasi per perdere questo treno ,è affollato di pensieri stupendi ,viaggio indimenticabile dentro il tempo e dentro di noi ,bravissimo ,un caro saluto io il treno lo prendo quasi tutti i giorni ,si incontra sestessi negli occhi degli altri ,ariele

il 10/08/2007 alle 20:27

Cara Ariele, bello incontrarsi nuovamente ! Su Scrivi ormai incontro pochissimi degli amici di qualche tempo fa, amici cari come te. Per questo il tuo commento mi è caro. Conto di fermarmi a lungo in questo sito dal quale mancavo più d'un anno.
A presto quindi, visto che fra qualche giorno parto per una breve incursione in Sicilia (che è sempre la terra dove sono nato).
A presto.
Giuseppe

il 10/08/2007 alle 21:23

Un viaggio dentro il tempo della propria vita, a riscoprire un mondo di emozioni.
Un saluto, mati.

il 12/08/2007 alle 17:44