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Pubblicata il 03/07/2002
Maestosa si erge
ammonendo l'onda impetuosa del fiume
che più d'una volta la tradì.
Contempla la strada tortuosa,
i sorrisi immacolati dei bambini,
il contadino che taglia l'erba.
Se ne sta,
come un'anziana donna
che ha perso il conto della sua età,
a raccontare la sua infanzia
e il sapore degl'inverni trascorsi
attorno al fuoco d'un camino.
E s'arrabbia
quando qualcuno subisce un torto.
Ha un cuore grande
per amare uno ad uno i suoi figli,
talvolta bricconi
ma sempre pronti a rispettarla.
Ha pianto
quando eravamo tristi,
ha gioito con noi
il giorno di Natale e a Capodanno
e non ci ha mai abbandonati.
E domani sarà ancora là,
come una mamma,
a darci il buongiorno.

Nadia Meriggio
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