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Pubblicata il 04/08/2007
Sono un angelo.
Guarda le mie ali
che non hanno piume
ma con cui posso volare.
Guarda i miei occhi,
i miei mille occhi,
che mi rendono speciale.
Guardami ancora
e penetra il mio buio.
Oltre i venti
vedrai
i miei sospiri soffocanti.
L’aria
è il mare
in cui sono immerso.
Le nuvole
mie piccole oasi,
anche se non posso bere,
perché non saprei come bere
né cosa bere.
La luce mi attrae.
La luce è divina.
La vedo,
lontana
ma sempre più vicina.
È Dio.
Finalmente,
sto per congiungermi a Lui.
Poi,
Niente.
Dio non mi vuole.
Mi ha rifiutato.
E cado al suolo
come un insetto morente,
ciò che tutti dicevano io fossi.

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Riprenderà a girare attorno alla luce, per una ricerca d’eterno, senza tregua.
Ciao, mati.

il 05/08/2007 alle 17:29