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Pubblicata il 03/07/2002


Alti cipressi attendono
la lunga coda
che avanza senza fretta

indifferente
ai bianchi fiocchi
in cerca di un appiglio

e le lacrime non trovano riparo
mentre la bara bianca
varca il cancello antico

gelido vento
corre fra le tombe
sembra un lamento
tra mille grida di disperazione

invisibili i fiocchi
sulla bara bianca

come impossibile carezza
da chi le vite sceglie
in un gioco crudele.

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Ineluttabilità del crudele destino che coglie e falcia senza ritegno alcuno, anche i più innocenti.
Delicatissima e tristissima, Luigi.
Un saluto.
max

il 03/07/2002 alle 09:39

C'ero quel giorno di gennaio, in questi vecchi versi che non avevo mai mandato. L'ho tirata fuori ieri, per essere vicino ad un amico che dalla morte ha avuto l'estremo dolore.

Ciao
Luigi

il 03/07/2002 alle 13:45

La morte passa e con mano raccoglie, senza emozione, senza esitazione.
e lascia dolore e disperazione, mentre solo alti cipressi fanno compagnia al nuovo ospite.

Ciao
Luigi

il 03/07/2002 alle 13:48