PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 01/08/2007
Mi sei vicina
accoccolata come bimba
che stringe il suo giocattolo,
il tuo capo
le tue spalle
galleggiano come ninfee
sul nostro profondo lago
dei desideri.

Ti veste la calma penombra,
un raggio di luna si sofferma
sul tuo seno che giace languidamente
abbandonato come pesca matura.

Ti guardo. Non trovo parole.
I versi si rincorrono confusi
come passerotti che giocano
nel mattino tutto nuovo.

Ascolto il tuo respiro,
sussurro di vento che porta
racconti di fiabe.

Ci si destava increduli
un lieve tremore come frangersi dell'onda,
gli occhi che s'aprivano,
grandi immensi come nel giorno magico
della Befana,
come la prima volta sui banchi di scuola...
ci si sorrideva
si sorrideva all'Amore
si sorrideva alla VITA.
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Si può sorridere ancora di piccole cose, colte all'istante, senza aspettare che diventino grandi.
Un caro pensiero, mati.

il 01/08/2007 alle 11:51