PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 28/07/2007
Sciamano i silenzi
al confine di parole
sottratte al loro senso.

Evanescenti increspature
scindono la luce in forme vaghe,
immagini in malinconico andamento
ignorano i colori.

Squilli di tromba
rullano i tamburi.

Corazza d’argento
il Bianco
spada brunita
il Nero
appaiono decisi
fronte a fronte.

Lo scontro non mostra
programmi manifesti.

Difficile spiegarne le ragioni.
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scontro tra titanici pensieri, eppur parte di un unico disegno,accettazione serena e consapevolezza che quello è il destino non si può cambiare, tu sei mio esempio,un caldo abbraccio cate

il 28/07/2007 alle 11:35

Quasi fosse una partita a scacchi tra pensieri diversi o forse solo un accapigliarsi dove la quiete dovrebbe essere Regina.
Un caro saluto
Cesarorso

il 28/07/2007 alle 11:50

Lo scontro non mostra
programmi manifesti.

Difficile spiegarne le ragioni."

quanto siamo complicate noi donne !!!

io normalmente adopero la scimitarra ,sarà forse per l'influenza saracena nella nostra terra:-))

se hai bisogno di aiuto fischia che arrivo subito.
bellissima come sempre un bacio ve.

il 28/07/2007 alle 12:16

Non possiamo fare a meno delle parole, ma esse sono soggette a interpretazioni distorte, che danno origine a dispute, e spesso è l'orgoglio a fare da difensore e da giudice; è allora che si rende necessaria la riflesione, la meditazione e il silenzio; non è il silenzio, la meta di ogni inutile frastuono?

Una poesia che si distingue dalle solite.

Ciao, Rosanna

il 28/07/2007 alle 17:18

Non possiamo fare a meno delle parole, ma esse sono soggette a interpretazioni distorte, che danno origine a dispute, e spesso è l'orgoglio a fare da difensore e da giudice; è allora che si rende necessaria la riflesione, la meditazione e il silenzio; non è il silenzio, la meta di ogni inutile frastuono?

Una poesia che si distingue dalle solite.

Ciao, Rosanna

il 28/07/2007 alle 17:19

mati
questa non mi ha ..entusiasmato
ma c'è molto di buono..

il 28/07/2007 alle 20:22

Le sfide, anche quelle dei pensieri, sono il sale della vita.
L'importante è affrontarle con la voglia di superarle.
Grazie dell’affetto, un abbraccio, mati.

il 29/07/2007 alle 15:41

Le tue interpretazioni propongono delle belle partite da giocare.
Grazie del passaggio bene articolato nella riflessione, salutone, mati.

il 29/07/2007 alle 15:47

La tua scimitarra è facilmente riconoscibile, è un’arma magica, d’argento scintillante.
Quando la sfoderi con vigore, dai colpi nasce una calda pioggia di amicizia.
Un abbraccione, mati.

il 29/07/2007 alle 15:54

Ciò che nella nostra mente e nel nostro cuore viene "prodotto" a volte non ha ragione, nè colore, nè suono. Si siede davanti a noi e apparentemente stabile ci fissa i pensieri e le intenzioni.
Spesso vogliamo coglierne il senso...spesso non ne abbiamo neanche voglia. Ci accorgiamo che c'è qualcosa, ma non sappiamo cosa.
Cara mati, ho letto più volte questi tuoi versi, la bellezza della libera interpretazione è proprio un bel regalo...io ti ho detto i miei pensieri, così, come se stessi pensando ad alta voce.
Ti abbraccio fortissimo e aspetto con ansia i tuoi prossimi fatati versi. Sempre insuperabile.

Bacio
Melly

il 29/07/2007 alle 16:02

Sicuramente sono pensieri e parole che abitano
dentro di noi, che stanno a dividersi tra due fondamentali colori, ma che vorrebbero colorarsi di mille sfumature. Grazie per il tuo affettuoso commento, un abbraccio, mati.

il 29/07/2007 alle 16:03

Il silenzio è una valida alternativa al frastuono assordante delle parole convulse, poi deve cedere il passo ai bisbigli e, in un crescendo, deve ritrovare voce adeguata, altrimenti potrebbe inaridire il senso del rapporto umano.
Un caro saluto e grazie della tua articolata riflessione, mati.

il 29/07/2007 alle 16:15

Se c'è il "buono", la cosa va a gonfie vele.
Spinge a cercare l'isola che non c'è!
Un sorriso, mati.

il 29/07/2007 alle 16:30

Avvolgente interpretazione la tua.
Cogli l'essenza del mio dire, ma nel contempo la fai tua.
Le regali le sfumature del tuo pensiero, così la corrispondenza fra l'autore e il lettore si fa fortemente partecipativa.
Un abbraccione e non scordarti la promessa che mi hai fatto, mati.

il 29/07/2007 alle 16:42

Parto dall'ultima riga perchè secondo me è proprio questo il saper spiegare le ragioni, ognuno si proprone secondo i suoi silenzi dove i sensi spesso vengono a mancare, e la sfida è vita che si ricompone come fosse un mosaico. Una interpretazione tutta mia forse , forse sono andata un pò oltre.. un bacio nadia

il 30/07/2007 alle 01:21

E' bello quel tuo andare oltre, è la prova che entri dentro i versi e li leggi con il sostegno della mente, oltre che col cuore.
Grazie Nadia, un tenerissimo abbraccio, mati.

il 30/07/2007 alle 15:37

In uno scontro di titanici pensieri:
" Sciamano i silenzi
al confine di parole
sottratte al loro senso."
C'è un'incomprensibile sfida..
Lo scontro non mostra
programmi manifesti.

Difficile spiegarne le ragioni.
Certo cara Maty,quando non troviamo risposte ,riconducibili al pensiero.,lasciamo tutto come sta..
Arriverà la scintilla nuova ad alimentare l'andamento nuovo!.Spero di aver ben duplicato il tuo pensiero!.Ti abbraccio.Dora'

il 31/07/2007 alle 17:55

Le sfide non hanno mai delle chiare motivazioni, ma cercano di fare luce sul percorso dei pensieri, specialmente quando si vestono solo di due colori.
Grazie di cuore, un forte abbraccio, mati.

il 31/07/2007 alle 22:55

Io ben la conosco questa singolar tenzone tra parole prive di senso e ragioni inesplicabili, ne vincitori ne vinti , solo tante ferite una accosta all'altra, questa non è una sfida per questo è incomprensibile, è un agitarsi freneticamente mulinando braccia e perdendo mano a mano ogni colore, per sopravvivere e fare sopravvivere è necessario ferire e ferirsi a morte, e nel rosso del sangue del senso nostro, cercare ancora un colore
un calore.
Con affanno Sergio

il 02/08/2007 alle 17:55

Un commento che è consapevole voce di esperienza, entra dentro i versi per scomporli e ricomporli, per farne accenti di vita con le loro punte aguzze o coi momenti di abbandono.
Grazie del tuo intervento così ricco di riflessioni su quell’onda che ci bagna, ma che ci può anche travolgere, donandoci il suo rosso.
Un caro pensiero, grazie, mati.

il 02/08/2007 alle 22:38