Con dita incandescenti
la notte pose il suo sigillo
sulla lieta stagione dell’amore.
Come uragano
imperversava la passione,
si abbatteva stranamente sinuosa
sulle fronde dell’albero della vita.
Gemme e frutti inusitati,
germogli inattesi
produceva,
la bella stagione dell’amore.
Fino a quando,
lacrime d’estasi,
non divennero fiaccole accese
nella notte
scintillanti d' indicibile dolore.
Vengano,
pietose, altre mani,
ad apporre il sigillo del Silenzio
sulla notte che mi avvolge e mi rapisce,
sulla notte che tormenta e che sfinisce,
sull’amore che rinasce e che perisce,
ad ottenermi,
finalmente,
pace.