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Pubblicata il 26/07/2007
Con dita incandescenti
la notte pose il suo sigillo
sulla lieta stagione dell’amore.

Come uragano
imperversava la passione,
si abbatteva stranamente sinuosa
sulle fronde dell’albero della vita.

Gemme e frutti inusitati,
germogli inattesi
produceva,
la bella stagione dell’amore.

Fino a quando,
lacrime d’estasi,
non divennero fiaccole accese
nella notte
scintillanti d' indicibile dolore.

Vengano,
pietose, altre mani,
ad apporre il sigillo del Silenzio

sulla notte che mi avvolge e mi rapisce,
sulla notte che tormenta e che sfinisce,
sull’amore che rinasce e che perisce,

ad ottenermi,
finalmente,

pace.
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Masochè?

il 26/07/2007 alle 22:19

troppa Grazia, Miglio

il 26/07/2007 alle 22:21