Mi separo in mestizia
dal finale scorcio di luna
L’ultimo scuro vapore
sopraffa il riverbero
Ed’io basito indugio
all’effluvio di basilico
Disinteressato dall’ora tarda
mi espongo alla notte
respirando il suo grido
toccando il suo impulso
attrae in me la seduzione
il fascino e la quiete
respiro al poggiolo
l’estremo svanire
prima di coricarmi
carlito