Incedo nel dedalo di viti
sull’estesa tenuta ardente
tra corti vitigni di barbera
il palato carico di smania
mi brillo tra i suoi grappoli
ne sento le forti gradazioni
mentre più in là tra sentieri
scorgo odonati indisturbati
attraversare in tutta velocità
è splendida vivacità gioiosa
l’unica civetta non dormente
m’insirena un dolce ticchettio
mentre pelle scurisce al sole
ecco inatteso greppo collinare
s’affaccia su rettangolari poderi
mi soffermo e dimentico la vita