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Pubblicata il 17/07/2007
Ignoto.
Mi raggiunse ignoto
l'ultimo tuo canto.

-senza voce-

Ignoto.
Ai miei occhi
alle mie mani chiuse.

Al mio seno spento
-un'arruffato
lampione-

Ignota.
Mi raggiunse rossa
e ignota

la fontana calma
della notte un palpitar di luci
a inabissare

che lamentavano alla vita
l'accesso della luna
a negare

scricchiolando di pensieri muti
là sulla striscia piatta
della riva...

al limitar del mare.
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Un canto si levava dalle onde, ma non riusciva a farsi voce di ragione per colei che lo sentiva come una dolorosa stretta al cuore.
Un dolce abbraccio, mati.

il 17/07/2007 alle 17:26

arriva da lontano, l'ignoto che tanto paventa,o sta all'interno di noi,per fortuna,i suoni del creato fanno compagnia,molto bella lady,un caro saluto cate

il 18/07/2007 alle 01:00

forse sarà l'ignoto...
ma è noto che questi versi
sono raggi di lunaa...

il 18/07/2007 alle 07:57