"Quella piazza è maledetta"
mormora un'anziana pazza
parlando da sola.
Ancora si sente l'odore
della fine.
Ai cappi sembrano ancora appese
le sorti
e l'asfalto,così nuovo,
è steso sopra strati e strati
aggiunti nel tempo
per dimenticare
le fosse da cui ancora
si levano grida disperate e solitarie
Nella notte,
come canti di gufo o civetta
coi loro occhi bianchi
guardano da sotto le radici
dei cipressi
e sotto tutti quegli strati
ancora vegliano,
nelle ore di tenebra,
in quel luogo.