( Lettera a un Sognatore)
Ogni volta che torni da un silenzio
sempre mi sorprendi con un carico di parole.
Forse è il tuo modo di farti perdonare,
forse è un timido invito
a riallacciare un dialogo interrotto.
E, puntualmente ogni volta,
leggendoti mi sento suscitare poesia,
poesia violenta, incoordinata,emotiva,
quella poesia che troppe volte ho creduto morta.
Sento il bisogno di risponderti subitaneamente, "parlare", illudermi che tu sia un interlocutore "presente", "vivo" e non quell'ombra che ti professi.
Ma poi, quando mi connoti di fantasticherie
mi si spegne subito l'entusiasmo. No! Questo No! Mi sento quasi offesa dal tuo sottile
ragionamento.
Tu, Il Sognatore, io la fantasticatrice; Tu il Sublime, io la materialista del sentimento.
Ma a cosa serve tutto ciò, a farci ancora del male? Non basta tutto il male che ci circonda?
Io da tempo ho sotterrato sogni e fantasticherie, vivo sepolta sotto un cumulo di macerie.
Le macerie della mia Anima nata senza peso. ed ora sepolta sotto un cumulo di macerie,
rottami di aerei, strati di foglie secche rese di piombo da una devastante pioggia
che ha invaso gli scantinati dell'anima mia, ha lesionato le soffitte-rifugio, ha disperso in una piena ineluttabile
tutte le parole scritte, pensate, sussurrate nelle notti insonni.
Ma a Te non ho nulla da rimproverare, non ho nulla da rimproverare a nessuno.
Devo solo rimproverare al mio cuore di continuare l'assurda equazione, STELLE= TE:
NUVOLE BIANCHE SU CIELO CELESTE= TE; tutto qui,
e Tu non ne hai nessuna colpa. Voglio rassicurarti però,
che vado guarendo, giorno dopo giorno, e nelle sempre più rare poesie
traspare sempre più spesso la certezza che il giorno è finito
e una lunga sera mi resta da vivere,
senza più sogni, senza più sole, senza più poesia, senza tutto.
" come l'alba/ solo la penna può ricordare tutto questo/ come un fiore infinito.."/
che il Tempo non potrà mai essiccare.
Il Ricordo lo custodirà tra le sue tenere mani,
come tra le amate pagine di un Libro,
un libro che nessuno leggerà mai,
che solo noi abbiamo letto.
Io, Tu, sulle rive di un fiume.
Io, Tu, su di un prato di trifoglio.
Io, Tu, mescolati alle stelle.
Io, Tu, con i fiordalisi negli occhi.
Io, Tu, su una piccola luna disabitata.
Io, Tu e l'Infinito,
del quale facciamo parte,
a dispetto della Ragione,
a dispetto di chi possiede due cuori per amare ,
e di chi ne possiede uno solo
e non lo sa usare.