PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 11/07/2007
cari amici questa poesia la scrissi a marzo , al ritorno del nostro raduno a Roma dove passammo una intera mattinata al Caffè Greco , la ripropongo perchè una mia affermazione sul fatto che non ci siano poeti bravi e poeti meno bravi , ma solo poeti,non vorrei fosse mal interpretata, sicuramente non mi riferivo alla categoria dei grandi vati della poesia . sarei una pazza solo a pensarlo , infatti già dal titolo parlo di un sogno ma alquanto presuntuoso , solo uno scherzo di versi che ci ha immerso in un mondo talmente lontano da noi che non riusciremo mai a raggiungere .

Rossi velluti
accostati a pareti damascate
E il Vate osserva
quel passar d’anime
tra l’odore di muffa
e il profumo dei versi
or soavi ,
ora persi
Ritrovo antico
che ha visto calpestare
il suo selciato
da piedi illustri
spesso accompagnati
da Muse in abiti di seta
e tra biscotti e thè
c’hanno donato
parole eterne
carezzando il core.
Cosa sarem noi domani
per le generazioni che verranno?
Profanator di templi
oppur poeti?
che si fregiano oggi
di seder là
dove le virtuose membra
hanno posato
Di Pascoli D’Annunzio ed Ungaretti
E in quale tazza
su cui posian le labbra
bevvero quel caffè
Quasimodo e Montale?
Amici miei poeti di quest’era
crediamo fortemente
in quel domani
sperando di ritrovarci
eternamente appesi
al caffè greco
dentro quadri
accanto al Vate
sui drappi di velluto
Ma lì sempre prostrati
a rendergli il saluto.
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Una bella poesia, anche se... di finire appeso ad un quadro di fianco ai vati mi solleticherebbe l'orgoglio preferirei aspettare e rimanere un signor nessuno che scribacchia attimi di cuore e anima per un lungo tempo. hehe.

Mi fai venire in mente un pensiero del Premio Nobel per la letteratura nel 1980 tale sig. Czeslaw Milosz che scriveva:
"innumerevoli quantità di malattie mentali, squilibrati che vagano per le strade e parlano da soli, un generale abuso di sesso, fumo e droghe, una diffusa criminalità.
Di qui l'esigenza di radunarsi in picole comunità cementate dal rispetto per la ragione, per i sentimenti, il buon senso la purezza dei costumi.
E forse in esse, in mezzo al generale abbruttimento, sopravviverà persino la poesi, divenuta prerogativa dei sani tra gli inani, come un tempo lo era degli insani tra i sani..."
Ciao.

il 11/07/2007 alle 18:43

approvo ed ammiro quello che hai scritto regalandoci le emozioni che scaturirono nel tuo cuore sostando, con noi, in quel caffè dall'atmosfera magica.

A presto!

il 11/07/2007 alle 19:16

Veronica mi hai fatto rivivere quei momenti,grazie ,ciao

il 11/07/2007 alle 19:29

sogno presuntuoso, realtà arrogante.
il quadro si dipinge di queste parole..pennellate.

il 11/07/2007 alle 20:19

un pò contraddittoria questa poesia
rispetto alle polemiche lette nei post scorsi
Se veramente desideriamo (un pò) essere appesi al muro è difficile non pretendere di saper scrivere

altrimenti diciamo che ci vogliamo divertire con le rime e giochiamo un pò a fare i ...."poeti"

il 11/07/2007 alle 21:49

è stata davvero una bella emozione...vorrei poterla rivivere,peccato che nn posso esserci questo 21luglio:-(
1abbraccio forte a te che hai saputo regalarci quell'atmosfera incantevole,impreziosita da tanta poesia..

il 11/07/2007 alle 23:04

caro Pirro io non ho mai detto che non siamo poeti , altrimenti cosa ci staremmo a fare qui?le polemiche erano riferite al fatto che nessuno di noi ha il diritto di fare scuola all'altro se non richiesto , ma non voglio continuare a parlare di questo. nella poesia mi chiedo chi sarem noi domani per le generazioni future chissà , come disse il manzoni "ai posteri l'ardua sentenza":-)) ciao ve

il 11/07/2007 alle 23:35

tesoro riservati tutti i permessi per il treno , quella sarà davvero un'occasione di incontro importante e non devi mancare. bacio ve.

il 11/07/2007 alle 23:37

Dai tuoi versi, scritti sotto l'onda di una grande emozione, affiora con forza il ricordo della gioia dell'incontro.
Sicuramente, anche i "grandi" avranno goduto di quei vostri momenti conviviali, fatti in onore della poesia.
Un caro pensiero, mati.

il 11/07/2007 alle 23:38

grazie a voi che eravate li a goderne con me. bacio ve.

il 11/07/2007 alle 23:39

ehehe cara mati e chi può saperlo? magari avranno pensato ma questi qui che vogliono? Dante si sarà chiesto che lingua mai è questa? eheheh ma si scherziamoci su , comunque sia per noi è stata un'emozione indimenticabile. un bacio ve.

il 11/07/2007 alle 23:44

per me solo un sogno e un desiderio umano e non arrogante di poter essere un giorno un milionesimo di quello che può essere per noi oggi un grande poeta di altri tempi.grazie ti abbraccio ve.

il 11/07/2007 alle 23:49

caro andrea , li rivivremo ancora manca poco;-)bacio ve.

il 11/07/2007 alle 23:51

A presto mio caro , per una prossima magica atmosfera.ti abbraccio ve.

il 12/07/2007 alle 00:07

Lu mica ho detto che ci dobbiamo entrare subito nei quadri , meglio restà nessuno ancora a lungo , la fama semmai arriverà postmortem come sempre accade eheheh.
ma st'amico tuo che se fumava la notte? :-)))) un bacione ve.

il 12/07/2007 alle 00:20