In uno specchio d’acqua,
nel crepuscolo agostano
rifulge il tuo nome,
alto, su ogni altra cosa,
come una luna solitaria
e inaccessibile.
Il buio può attendere.
Il suo manto freddo
non m’impaura .
Serbai cofanetti di sole
per alimentare le lanterne
della sera,
saccheggiai scampoli d’estate,
che di porpora mi tinsero le guance.
Tenda l’inutile inganno la notte
mentre affilo le mie armi
alla fiamma che arde dentro il petto.