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Pubblicata il 09/07/2007
E andavi,
nella luce in divenire
di mattini d'estate.

Andavi,
con passi di principessa
a regalare sorrisi.

Andavi,
e la città innamorata
ti apriva il suo cuore.
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Lasciamola incedere nella sua dolcezza, accompagnamola con lo sguardo, ne riceveremo le carezze.
Un saluto, mati.

il 09/07/2007 alle 23:43

tu hai un potere unico su di me...mi fai passare dalla rabbia al languore!...e ne ho bisogno...ti assicuro!

grazie
Jimmy

il 10/07/2007 alle 00:02

Pesa un po' l'uso dell'anafora sulla brevità di questa poesia che, per il resto, ha un incedere lieve, quasi un soffio, ed è un protendersi verso le braccia della speranza nell'amore che tutto prende e tutto restituisce e moltiplica.
Particolarmente bella la prima strofa, ma anche l'ultima
Ciao, Rosanna

il 10/07/2007 alle 03:30

ti ringrazio del giudizio circostanziato...quando la critica è garbata e intelligente fa solo piacere...e ti dirò che rileggendo i versi dopo le tue parole...credo tu abbia ragione...l'anafora rischia di pesare negativamente!...

grazie ancora Rosanna...e continua a leggermi...se vuoi...
Jimmy

il 10/07/2007 alle 13:17

Certo che continuerò a leggerti - tempo permettendo - anche se non riesco a commentare molto in questo periodo, e grazie per la tua considerazione, certamente saprai che anche per chi commenta "errare è umano", per questo abbiamo la possibilità di confronto, e dalle poche cose che ho letto mi sembri aperto (e questo è intelligenza)

Un caro saluto,
Rosanna

il 10/07/2007 alle 14:48

cosa ripeterti...se non ancora...grazie!

bacio
Jimmy

il 10/07/2007 alle 15:18